Skoda Octavia
Bassa evergreen

Berline e station wagon non sono morte, anzi... Come dimostra (anche) la Skoda Octavia, che difende tutte le ragioni di queste categorie rinnovandosi nel look, nella sicurezza e nella tecnologia. Offrendo, ancora una volta in quattro metri e 70, tanto spazio e confort, ma soprattutto un'efficienza alla quale le Suv non possono ambire. Per rivendicare le sue ragioni, la segmento D boema ci mette paraurti ridisegnati, tanta aerodinamica – il Cx è di 0,24 per la tre volumi, di 0,29 per la familiare – e una nuova faccia, con un cambio di calandra e fari a Led più espressivi, potenti e sofisticati. Le misure (abbondanti) dell'abitacolo restano le stesse, sia per i passeggeri sia per i bagagli, con la berlina che mette sul piatto un vano posteriore da ben 600 litri, ampliabile a 1.555, e la wagon che parte da 640 litri, per arrivare addirittura a 1.700, completandolo con un box portaoggetti e un telo che si solleva in automatico quando il portellone si apre.

Più attenti all'ambiente i materiali, con plastiche e tessuti riciclati, oltre a pelli trattate con bucce di caffè. La strumentazione digitale adesso può contare su un pannello da 10" con head-up display, mentre il nuovo infotainment offre schermi fino a 13" con tante funzioni inedite, tra cui il pagamento digitale del parcheggio. Il modello più diffuso del marchio (7 milioni di esemplari dal '96), inoltre, ora può anche frenare da solo in retromarcia, se rileva un pericolo o un pedone. Ed entro l'anno sarà dotato anche di ChatGPT. I motori hanno 115 o 150 CV, con cambio manuale o Dsg, rispettivamente a sei e sette marce: a listino un 1.5 benzina, anche mild hybrid 48 V, e un 2.0 diesel. Entrambi promettono consumi ridotti e grandi autonomie. Quattro, invece, gli allestimenti disponibili (Selection, Executive, Style e Sportline), con prezzi a partire da 28.450 euro per la berlina e da 29.500 euro per la station wagon.

Estratto da QNovità Estate, allegato a Quattroruote di agosto 2024