Tra le Suv recenti, la Great Wall "Hover" è la più esotica, visto che viene addirittura dalla Cina. Per la verità di auto cinesi abbiamo già parlato in diverse occasioni, ma questa è la prima volta che un modello nato in quel Paese è regolarmente importato in Italia (dall'Eurasia Motor Company di Palazzolo sull'Oglio, in provincia di Brescia).
Un corpo vettura di dimensioni paragonabili a quelle di una Hyundai "Santa Fe", un abitacolo dove si sta piuttosto larghi e uno stile che non è poi così lontano da quello di molte coreane sono le caratteristiche che balzano subito all'occhio, accompagnate da un prezzo di listino interessante, più a confronto con quello delle concorrenti che non in assoluto: la "Hover" parte appena sotto i ventimila euro (19.751 per la precisione) con la versione "4x2", sale a 22.101 con la versione "Luxury" e arriva ai 23.751 della "Super Luxury", che prevede di serie persino il tetto apribile e l'interno di pelle (oltre a tre anni di garanzia, comuni, ovviamente, a tutte le versioni). Giusto per dare un riferimento, la già citata Hyundai "Santa Fe", col 2700 a benzina, costa dai 29 ai 33.000 euro.
Sotto il cofano si cela un quattro cilindri di origini giapponesi, un 2.4 litri a benzina Mitsubishi da 133 CV che si segnala per i consumi elevati piuttosto che per le prestazioni, appena discrete. Tra le dotazioni a richiesta (1900 euro), figura comunque l'impianto a Gpl (con bombola sotto la scocca), che non migliora le doti di accelerazione e ripresa, ma riesce almeno a contenere i costi. Nella parte alta del contagiri emerge una certa ruvidità, oltre a una rumorosità piuttosto marcata, che non contribuisce al confort generale.
Decisamente questo non è uno dei pregi più evidenti della "Hover": oltretutto, l'assale rigido posteriore e i sedili tutt'altro che morbidi non aiutano a filtrare le asperità della strada. D'altra parte, a dispetto della linea da sport utility, la "Hover" ha un feeling di guida che piacerà soprattutto agli appassionati delle fuoristrada "vere", con lo sterzo un po' vago e la leva del cambio poco precisa, alla quale, oltretutto, s'accompagna una frizione tutt'altro che leggera.
Veniamo ai freni, che sono forse la componente meno riuscita: il feeling del pedale è adeguato al tipo di vettura, ma gli spazi d'arresto sono piuttosto elevati, anche considerando l'impostazione generale della "Hover". Oltretutto, nell'uso intenso, i quattro dischi mostrano davvero poca resistenza alla fatica, tant'è che basta qualche frenata un po' impegnata per avvertire un sensibile calo d'efficienza, come dimostra anche l'intervento sempre meno frequente dell'Abs (che peraltro è di serie).
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