Più che un modello tutto nuovo – trovate le novità nel primo tête-à-tête avuto con lei a giugno – si tratta di un pesante restyling, è vero. Tuttavia, ciò non significa che la Renault Zoe non sia migliorata nei punti “giusti”. D'altronde, sei anni di presenza nel mondo elettrico (la prima è arrivata su strada nel 2013) devono pur valere qualcosa. Se la base telaistica è rimasta la stessa o quasi, i tecnici sono intervenuti con una serie di accorgimenti per renderla più resistente agli “assalti” prossimi venturi delle nuove Opel Corsa-e e Peugeot e-208. La Zoe arriverà su strada a novembre, ad un prezzo compreso fra i 25.900 e i 31.300 euro (8.200 euro in più se si decide di acquistare le batterie).
Dentro, due passi avanti. Se da fuori è sempre lei, pur con un frontale ampiamente rivisto e i gruppi ottici a Led, è all'interno che i progettisti si sono dati più da fare. Non solo in termini di design ma anche di qualità, visto che la plancia (morbida nella parte alta) conquista, negli allestimenti più ricchi, inserti in tessuto riciclato e non lascia spazio a grosse critiche per quanto riguarda gli assemblaggi, realizzati con una certa cura. Più grossolana la finitura nel vano bagagli, che non cambia quanto a capacità (338/1.225 litri) e sempre limitato lo spazio sul divano posteriore per i più alti, che possono toccare il soffitto con la testa. Bene, invece, la possibilità di regolare il volante in altezza e profondità e lo schienale del sedile con regolazione a manopola, la più precisa.

Tecnologia rinnovata. La posizione di guida alta piacerà a chi calca spesso palcoscenici cittadini, mentre il nuovo sistema multimediale con schermo touch da 9,3” (dall'allestimento Intens in su) e connettività Android Auto e Apple CarPlay ha le carte in regola per ingolosire tutti. Ancor più se è accompagnato dall'Easy Connect, che offre navigazione con servizio TomTom traffic, indica dove sono i punti di ricarica e se sono liberi, pianifica il viaggio (soste per ricarica incluse) e può gestire il riscaldamento o il raffrescamento dell'abitacolo a distanza (anche tramite app). Buona la dotazione di Adas, con il mantenitore attivo di traiettoria che è di serie già sulla Zen, mentre per avere la frenata automatica d'emergenza bisogna passare alla più ricca Intens (e attendere fino a gennaio 2020).

Più potenza, se vuoi. Per quanto riguarda il powertrain, la “ciccia” sta nell'arrivo del motore R135, con 100 kW di potenza, 245 Nm e una batteria da 52 kWh, per un'autonomia dichiarata nel ciclo Wltp di 395 km. Anche le prestazioni annunciate sono più interessanti (-2,2 secondi nel passaggio 80-120 km/h rispetto alla versione R110 e “0-100” sotto i dieci secondi) e fanno il paio con il nuovo B Mode, che aumenta la frenata rigenerativa (non regolabile, però) quando si rilascia il pedale del gas. Su strada l'aumento prestazionale è tangibile, ma non sposta granché la ragion d'essere di questa Zoe.

Sa essere divertente. La francesina continua a far la parte dell'elettrica piacevole, a tratti perfino brillante (anche se, dopo il vivace spunto iniziale, la progressione non incolla mai davvero al sedile) ma pensata soprattutto per l'utilizzo quotidiano. In ogni caso, messa alla prova sulle tortuose strade della Sardegna del nord non sfigura affatto. Anzi: il telaio e la taratura delle sospensioni danno l'impressione di poter sopportare senza troppi problemi una manciata di kW in più, così come i freni. Ci si può divertire, insomma, senza far rumore. Pure in abitacolo, dove arrivano ben pochi fruscii.

Batterie anche a noleggio. Con il restyling, comunque, non cambia la logica commerciale della Renault, che offre la Zoe sia con batterie a noleggio (da 74 euro al mese per 7.500 km all'anno) sia incluse, per 8.200 euro da aggiungere al prezzo di listino. Tre i livelli di allestimento (Life, Zen, Intens) con la novità della ricca Edition One, limitata a 50 pezzi. C'è da dire, però, che con l'arrivo della R135, la R110 da 80 kW, che pur rimane in gamma, diventa quasi superflua: a parità di allestimento, costa solo 600 euro in meno. Per concludere, il capitolo rifornimento, che si arricchisce della carica rapida in corrente continua fino a 50 kW, per guadagnare 150 km in mezzora. Senza dimenticare il sistema Cameleon, per rifornire dalla presa domestica (2,3 kW) come a quella da 22 kW.
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