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Ford
Puma Gen-E, scommessa elettrica

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Auto che vince non si cambia, semmai si elettrizza: con l’ultimo restyling, la Ford Puma non ha stravolto la giusta ricetta che le ha permesso di imporsi nel mercato, diventando una delle vetture più apprezzate da noi nel segmento delle crossover cittadine. La vera novità del modello è stata infatti l’arrivo in gamma della versione elettrica Gen-E, proposta con prezzi a partire da 32.950 euro, affiancata alle varianti mild hybrid.  

Puma Gen-E, scommessa elettrica

A muso chiuso. Ancor prima di metterla in moto, la Puma con la spina si fa riconoscere per alcuni dettagli estetici: primo fra tutti il frontale con calandra senza feritoie che ricorda vagamente quello della Mustang Mach-E. Oppure, i cerchi di lega specifici (da 17 a 19 pollici) e lo spoiler posteriore, utili a migliorarne l’aerodinamica. Le dimensioni restano praticamente invariate rispetto alle sorelle a benzina: la Gen-E è lunga 4,21 metri, larga 1,81 e alta 1,56. Uguale è anche l’impostazione dell’abitacolo, dove la plancia prevede una strumentazione digitale da 12,8”, ben visibile attraverso il volante asimmetrico, e un touchscreen centrale da 12” del sistema infotainment Sync 4, dotato di modem 5G, Android Auto, Apple CarPlay wireless e assistente vocale Amazon Alexa. Aumenta però la capacità del bagagliaio che, grazie all’assenza dei terminali di scarico, offre un doppio fondo “GigaBox” più ampio per una capienza totale di 574 litri. E a questo si aggiunge un frunk anteriore da 43 litri, utile per riporre il cavo di ricarica.

Puma Gen-E, scommessa elettrica

Comoda sul liscio. La prima impressione che si ha guidando la nuova Ford Puma Gen-E è quella di trovarsi a bordo di una vettura capace di farsi apprezzare da chi, scegliendo un’auto elettrica, non vuole rinunciare a sicurezza e divertimento nella guida, pagando tuttavia lo scotto di un’architettura meccanica che in alcuni casi penalizza un po’ il confort di marcia. Il powertrain da 123 kW (168 CV) e 290 Nm di coppia, abbinato alla trazione anteriore, assicura alla B-Suv dell’Ovale Blu prestazioni soddisfacenti per la categoria, con uno zero-cento in 8 secondi netti e una velocità massima di 160 km/h. La batteria, sistemata al centro del pianale e sporgente per diversi centimetri verso terra, ha però costretto i progettisti ad adottare sul modello un assetto limitato nell’escursione degli ammortizzatori posteriori che si fa sentire quando si affrontano dossi e fondi sconnessi. Mentre sulle strade lisce e ben asfaltate, grazie al baricentro basso e alla stessa taratura delle sospensioni, la Puma Gen-E si comporta bene anche quando si affrontano percorsi misti a velocità sostenute. Il tutto, con 376 km di autonomia dichiarata nel ciclo Wltp (364 per la Premium). Nel mio primo test, in modalità Sport, il computer di bordo ha comunque rilevato una media di 14 kWh/100 km, contando sull’energia di un accumulatore da 43 kWh netti che supporta la ricarica DC fino a 100 kW. Quanto basta per fare un pieno d’elettroni dal 10 all'80% in circa 23 minuti.

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