Compatta, ibrida, urbana: la Mazda2 Hybrid – gemella tecnica della Toyota Yaris – è una delle proposte più razionali per chi cerca una cittadina poco assetata. Ma come si comporta davvero su strada? Per capirlo fino in fondo, abbiamo messo alla prova la compatta di Hiroshima con quattro test strumentali del nostro Centro Prove: visibilità, fonometria (ovvero rumorosità interna), Adas e assistenze alla guida, consumi reali. Un'analisi oggettiva e approfondita, per andare oltre la scheda tecnica e scoprire i veri punti di forza – e le eventuali debolezze – di questa full hybrid.
Visibilità. Quando si parla di sicurezza, vedere bene è fondamentale. E qui la Mazda2 Hybrid se la cava piuttosto bene. I montanti anteriori, spesso responsabili di fastidiose zone d’ombra, generano un’area cieca di 13,4° a sinistra e 9,6° a destra: valori molto vicini all’ideale (11°), che riducono il rischio di "nascondere" pedoni o ciclisti in città. Al posteriore, con il classico “panettone” parcheggiato dietro l’auto, si inizia a vedere dal lunotto a 6,45 metri. Non è un record, ma è in linea con la media del segmento (una Opel Corsa, per dire, fa leggermente peggio, a 6,66 m). A fare la differenza è la retrocamera, di serie sulla giap: più che un accessorio, un alleato.
Visibilità: Mazda2 Hybrid
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Adas. Proseguiamo il nostro percorso di test strumentali sulla Mazda2 Hybrid con un altro capitolo cruciale: la sicurezza attiva. Dichiararli non basta: i sistemi Adas vanno messi alla prova, e noi lo facciamo con strumenti avanzati e scenari realistici. I test si sono svolti in due fasi: da un lato, gli scenari urbani tra le auto; dall’altro, quelli con gli utenti deboli della strada. Tra le auto, la piccola giapponese si è comportata bene: nella falsa partenza (tipica di una rotonda) la frenata automatica ha risposto correttamente; in presenza di un veicolo fermo, ha frenato in sicurezza fino alla velocità massima del test (50 km/h). Buona anche la gestione in caso di svolta e nelle manovre di uscita da parcheggio. Con pedoni e ciclisti, altre conferme positive: ben gestito il caso del bambino che attraversa, con frenata fino a 50 km/h; corretta l’attivazione con il ciclista, fino a 35 km/h; risposta adeguata anche con il monopattino, fino a 25 km/h (scenario introdotto di recente); l’unica incertezza si è verificata con un adulto che spinge un passeggino, dove c'è stata qualche esitazione. Nel complesso, un comportamento sicuro e in linea con le aspettative del segmento.
ADAS: Mazda2 Hybrid
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Consumi. La scheda tecnica promette efficienza, ma quanto è assetata davvero la Mazda2 Hybrid? I numeri raccolti dal Centro Prove confermano l’impostazione razionale del progetto: la piccola giapponese è una delle più parsimoniose della sua categoria. In città, ambiente ideale per il funzionamento del powertrain ibrido, arriva a percorrere 27,4 km/l, pari a un consumo di 3,65 l/100 km: una delle migliori prestazioni tra le compatte full hybrid. In extraurbano il dato si assesta su 25,2 km/l (3,97 l/100 km), mentre in autostrada – terreno meno favorevole per questo tipo di tecnologia – si scende a 17,9 km/l, ovvero 5,56 l/100 km. La media complessiva rilevata è comunque molto positiva: 22,98 km/l o, per dirla diversametne, 4,35 l/100 km. In termini di autonomia, il risultato è altrettanto interessante: con un pieno, la Mazda2 Hybrid percorre fino a 988 km in città e una media di 827 km nel ciclo misto.
Consumi: Mazda2 Hybrid
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Confort. L’ultimo banco di prova riguarda il confort percepito, sia dal punto di vista acustico, sia in termini di assorbimento delle asperità stradali. Per capire meglio come stanno le cose, abbiamo confrontato la Mazda 2 Hybrid con due utilitarie apprezzatissime: la Fiat Panda e la Hyundai i10. Sul fronte della rumorosità interna, la giapponese si rivela la più silenziosa in tutte le condizioni di test. Pavé, asfalto drenante e raccordi pronunciati del manto stradale vengono filtrati meglio rispetto alle rivali che superano spesso la soglia degli 80 dBA al posteriore, mentre la Mazda si mantiene più bassa, garantendo un ambiente un filo più ovattato. E poi c'è l'indice di articolazione, cioè la possibilità di chiacchierare a bordo senza che la voce venga coperta dal motore o dai fruscii: fino a 100 km/h, la Mazda2 offre il miglior isolamento acustico tra le tre. La i10 migliora oltre questa soglia, mentre la Panda mostra il decadimento più marcato con l’aumentare della velocità. Sul piano dell’assorbimento delle irregolarità, i numeri parlano chiaro: la Fiat Panda offre i valori migliori in assoluto, specie all’anteriore, con un comportamento morbido; la Mazda2 Hybrid si posiziona nel mezzo, con valori leggermente più elevati ma ben bilanciati tra avantreno e retrotreno; la Hyundai i10 è invece la più rigida, soprattutto al posteriore: sul gradino si rileva un picco di 6,1 m/s², il più alto tra i testati.
Confort: Mazda2 Hybrid
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