Servizi
How to
Fleet&Business
FORUM
seguici con
NEWS
seguici con
LISTINO
seguici con
USATO
seguici con
How to
seguici con
Fleet&Business
seguici con
Sicurezza

Pirati della strada
Asaps: uno su due riesce a farla franca

SFOGLIA LA GALLERY

Quasi mille episodi di pirateria stradale, con oltre cento vittime lasciate sull'asfalto e indagini che si concludono positivamente in oltre la metà dei casi. Sono i primi dati che balzano all'occhio nell'ultimo rapporto dell'Osservatorio il Centauro – Asaps (l'Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale), divulgati stamane e riferiti al 2013. Numeri che proiettano altra luce su un fenomeno terribile e odioso, in cui fanno capolino droga, alcol e la piaga delle auto senza assicurazione, che sempre più spesso si cela dietro le omissioni di soccorso.

I "fuggiaschi". Come comunicato da Giordano Biserni, presidente Asaps, gli episodi più gravi di pirateria osservati l'anno scorso sono stati 973, una cifra di cui l'Italia non può certo andare fiero. Pesante il bilancio delle persone uccise, 114, mentre i feriti sono stati 1.168. Molti pirati, inoltre, riescono a rimanere impuniti: nel 2013 le inchieste che hanno dato un nome e un volto ai responsabili sono state 542 (il 55,8% del totale), con 146 arresti (il 26,9%) e quasi 400 denunce a piede libero (73%) Nel 2012 era andata un po' meglio, con 953 casi e il 59,7% dei pirati individuati.

Autori e vittime. Secondo l'Asaps, l'anno scorso la presenza di alcol e droga è stata accertata nel 20% degli episodi di pirateria: un dato, tuttavia, che va preso con le pinze, visto che la positività ai test emerge solo quando si arriva all'identificazione, senza contare che questa può avvenire ore o giorni dopo l'incidente. Da notare, inoltre, che oltre l'80% degli atti di pirateria avviene di giorno, mentre a pagare il prezzo più alto sono, come sempre, le categorie più deboli, pedoni (43% dei decessi e 35% dei ferimenti) e ciclisti (19,3% dei decessi e 12% dei ricoveri). Ad allarmare, infine, sono anche i dati sulle vittime minorenni, il 12,8%, e quelle anziane, il 12,5%.

La "mappa". La regione maggiormente colpita dalla piaga della pirateria stradale è la Lombardia (15,9% degli episodi), seguita da Emilia Romagna (11%), Veneto (8,8%), Lazio e Toscana (8,3%). L'identikit del fuggiasco descrive quasi sempre un uomo (le donne sono solo il 12,7%) tra i 18 e i 44 anni: giovani, quindi. Tra le ragioni che spingono a fuggire, spiega l'Asaps, ci sono la paura di perdere punti (o la stessa patente), la "coscienza sporca" per essere sotto effetto di droga o alcol, ma anche per l'assenza di copertura assicurativa: l'associazione, infatti, parla di una "netta crescita" di veicoli con tagliandi scaduti o falsi, che ammontano all'8,1% dei casi accertati.

Una possibile svolta. I numeri confermano lo scenario emerso in questi ultimi mesi, che vede 4 milioni di veicoli italiani circolare senza Rc Auto: il 4,6% al Nord, il 10,6 al Centro e il 12 al Sud. Dal 15 febbraio, tuttavia, i furbetti dell'assicurazione avranno vita difficile: controlli a tappeto e verifiche incrociate in tempo reale tra Motorizzazione, ministero e compagnie, dovrebbero mettere freno alla situazione. Nel frattempo, Biserni spera in un'ulteriore stretta anti-pirateria: "Le pene sono inconsistenti, da tre mesi a tre anni. Solo in caso di incidente mortale con fuga si rischia oggi di rimanere per un certo periodo in cella. Questo reato, per l'impatto che ha sull'opinione pubblica, dovrebbe essere tra quelli previsti nella sfera dell'omicidio stradale, per la cui istituzione l'Asaps si batte da tempo e sta attendendo notizie dopo l'impegno in tal senso di politici e del ministro di Giustizia".

Davide Comunello

COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO

ultimo commento
ultimo intervento

Pirati della strada - Asaps: uno su due riesce a farla franca

Siamo spiacenti ma questo utente non è più abilitato all'invio di commenti.
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it