Jonathan Wheatley è una delle figure di maggior spicco alla Red Bull Racing e lo sarà fino alla fine di quest'anno, poi il suo futuro sarà altrove. Dopo diciannove stagioni, il direttore sportivo del team di Milton Keynes ha deciso di accettare una nuova sfida: sarà il team principal dell'Audi nel 2026.
Fine di un’era. La carriera di Wheatley è iniziata alla Benetton ed è continuata sotto le insegne della Renault, per poi arrivare alla Red Bull Racing in qualità di capo meccanico e scalare ulteriormente ruoli di responsabilità. Il suo nome era in cima alla lista dei possibili sostituti di Christian Horner, all'inizio di quest'anno, quando è scoppiato l'ormai noto scandalo a Milton Keynes e l’inglese sembrava avesse le ore contate. Proprio Horner ha commentato l’addio di Wheatley dicendo: "Quella con Jonathan è stata una relazione lunga e di successo. Ha dato un importante contributo per la conquista dei sei titoli mondiali costruttori e i sette titoli piloti, prima come team manager e poi come direttore sportivo. Sarà sempre nella storia del nostro team".
No comment di Audi. Tra le righe del comunicato di oggi appare un dispiacere di Red Bull di perdere un pezzo importante del proprio organico. E lo spoiler della destinazione di Wheatley pare non sia stato gradito dalla Casa dei quattro anelli che per il momento non ha voluto commentare la notizia. Non è un segreto che l'Audi sta riorganizzando i vertici del programma Formula 1 rispetto ai piani iniziali: l'uscita di Andreas Seidl e Oliver Hoffmann - rispettivamente ceo e presidente del progetto F1 - è stata la prima mossa. Quella di Wheatley segue l'ingaggio di Mattia Binotto, annunciato qualche giorno fa e destinato alla direzione tecnica e operativa della squadra che debutterà nel 2026.
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