"Nella vita, sin da bambino, ho sempre avuto quattro ruote attorno a me. È una situazione che durerà ancora a lungo". Parola di Michael Schumacher tra le Dolomiti del Brenta, dove continua la sua incessante preparazione fisica. Mercoledì sera è salito con le pelli di foca al rifugio da dove la Ferrari ha poi organizzato la tradizionale fiaccolata.
"Barrichello dice che la Ferrari non gli fornisce la mia stessa assistenza. Non mi sembra vero. A Maranello - ha proseguito il campione del mondo in carica - sono in grado di preparare due vetture identiche. Lo dimostra il fatto che con il muletto ho sempre girato negli stessi tempi della monoposto da gara. Si, ci sono state delle discussioni, ma è normale che avvenga".
Non sei tentato dal dimostrare quanto vali anche con altre squadre? "La mia vita è ormai alla Ferrari. Correrò ancora a lungo con questo team, magari anche dopo il 2004, data di scadenza del contratto. Non penso comunque al futuro, ma al presente".
E il quattro volte iridato non pensa nemmeno al passato: "Mi chiedete se ho letto la storia di Fangio? No, non mi piace fare queste cose. Non mi piace nemmeno fare paragoni. So solo che quei piloti correvano in condizioni di sicurezza inesistenti e per questo meritano la mia ammirazione".
Ammirazione che Schumacher ha esternato, ancora una volta, nei confronti di Mika Hakkinen: "Mi mancherà. Da un lato sono contento, perché spesso è stato troppo veloce. Dall?altro mi spiace non potermi confrontare ancora con lui, visto che abbiamo fatto dei duelli splendidi. Coulthard? Sì, sulla carta è il mio avversario. Ora è la prima guida McLaren, come del resto lo era già lo scorso anno. Forse non lo sa, ma è così".
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