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Guida autonoma
La SoftBank si allea anche con la Toyota

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Il colosso nipponico dell'high-tech Softbank continua a stringere accordi di collaborazione nel campo dei servizi per la mobilità e delle nuove tecnologie automobilistiche. A pochi mesi dall'ingresso nel capitale della Cruise della General Motors, la multinazionale guidata da Masayoshi Son stretto una joint venture con la Toyota.

Nasce Monet Technologies. Le due società, nello specifico, hanno creato Monet Technologies Corp. con un investimento iniziale di 2 miliardi di yen (15,3 milioni di euro) e l'impegno a stanziare ulteriori 10 miliardi (76,4 milioni di euro) nei prossimi anni. La Monet (acronimo di Mobility network) sarà partecipata dalla Softbank con il 50,25% del capitale e con la restante quota del 49,75% dal gruppo automobilistico. L'alleanza opererà in due fasi ben definite: fino al 2020 si concentrerà sul lancio di un servizio di ride-hailing in tutto il Giappone e negli anni successivi sullo sviluppo, anche all'estero, di un'offerta di soluzioni per la mobilità tramite l'utilizzo dei veicoli elettrici e autonomi basati sulla concept e-Palette presentata dalla Toyota nel 2017 al Consumer electronics show di Las Vegas.

Ennesima incursione nell'auto. L'accordo con la Toyota dimostra il dinamismo della Softbank nel mondo dell'auto del futuro, sia direttamente sia attraverso il Vision Fund, colossale fondo di investimenti con disponibilità per 100 miliardi di dollari. L'azienda nipponica ha per esempio unito le forze con la General Motors nella guida autonoma entrando nel capitale della Cruise con un investimento di 2,25 miliardi di dollari e ha acquisito partecipazioni in numerose aziende attive nel trasporto a chiamata: l'indiana Ola, la singaporegna Grab, la cinese Didi Chuxing, la brasiliana 99 e soprattutto la statunitense Uber. Proprio quest’ultima, al pari della Grab, rappresenta un comune investimento con la Toyota. Lo scorso agosto il gruppo automobilistico è infatti diventato socio dell'azienda guidata da Dara Khosrowshahi con un impegno finanziario di 500 milioni di dollari. Gli investimenti della Softbank e del suo fondo sono comunque molteplici e ad ampio spettro. Si va da Nvidia e Arm, tra i principali fornitori di microprocessori o tecnologie informatiche per la guida autonoma, alla startup europea per l'usato Auto1 fino a Mapbox, una piattaforma di mappe e servizi di geolocalizzazione per sviluppatori di app e siti web.

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