Le strade di San Francisco sono sempre più popolate da tecnologia e innovazione. Dopo il video della Waymo che mostra in azione il robotaxi elettrico su base Jaguar I-Pace, è facile verificare dal vivo (come è capitato a me, in ferie proprio nella città del Golden Gate) come le vetture autonome macinino quotidianamente chilometri a suon di test. Nel traffico cittadino è davvero frequente imbattersi nei veicoli dell'azienda di Google, con a bordo un tecnico umano pronto a intervenire in caso di emergenza, ma è consuetudine incrociare anche le elettriche della Cruise, la startup del gruppo GM in circolazione con una flotta di Chevrolet Bolt opportunamente modificate.
Pilota automatico sotto sforzo. Nella foto che potete vedere qui sopra il Waymo Driver, ossia il sistema che controlla le I-Pace autonome, si sta addentrando nella giungla urbana: la vettura è stata immortalata nel cuore dell’East Cut di San Francisco, ossia il quartiere in rapida espansione che si trova alle porte del distretto finanziario della città. Quindi, come promesso, la società hi-tech si sta impegnando nello sviluppo del sistema in contesti stradali complessi, proprio per costruire un "pilota automatico" sicuro e affidabile, che al momento viene affiancato ancora da un guidatore in carne e ossa.

Non solo Google. Come detto, anche la General Motors sta affinando i sistemi di guida autonoma a San Francisco. Le Bolt vengono collaudate in pieno giorno e nel clou del traffico quotidiano, proprio per affinare i software e migliorare il servizio di mobilità alternativo. Quest'ultimo è già attivo: al momento, i pochi clienti che possono usufruire delle vetture senza pilota sono dipendenti o persone selezionate dalla Cruise, che possono salire a bordo tra le 22 e le 6 per spostarsi lungo percorsi prestabiliti. Come la Waymo, anche la startup della GM esegue test quotidiani con la presenza di un conducente, ma a differenza della concorrente esegue le prove lungo le larghe strade adiacenti la baia, caratterizzate da una viabilità più omogenea, fluida e meno impegnativa. Nonostante il sistema della GM abbia raggiunto un buon livello di sviluppo, non sono mancati gli inconvenienti: in un caso, per esempio, una flotta di Bolt automatizzate ha bloccato un incrocio, creando lunghe code; in un altro, una vettura autonoma non ha rispettato l’alt della polizia, producendosi in una sorta di "fuga" prima di fermarsi di nuovo con le doppie frecce azionate. Il tutto per la sorpresa (e un certo divertimento) di chi stava filmando la scena dal marciapiede opposto. Non manca nemmeno un incidente, occorso a giugno, che ha costretto la Cruise a richiamare 80 veicoli per aggiornarne il software.
Le preoccupazioni dei tassisti. Anche se gli l'orizzonte dell'effettiva implementazione della guida autonoma sembra allontanarsi sempre di più, è interessante capire cosa ne pensa la gente che ci ha a che fare ogni giorno, ma soprattutto coloro che rischiano di vedersi sfilare il lavoro da sotto i piedi. Durante il soggiorno, ho raccolto le impressioni di un tassista locale: e infatti l’operatore, affezionato alla sua Suv Ford Escape, ha condiviso le sue preoccupazioni in merito al futuro. Secondo l’autista, i servizi di Waymo e Cruise verranno potenziati già a partire dal prossimo anno e saranno in grado di offrire un servizio di trasporto senza conducente a particolari condizioni. Nello specifico, le vetture saranno guidate solamente dal pilota automatico nel tratto stradale che va dall’aeroporto di San Francisco al centro finanziario della città, nelle ore notturne, ossia quelle caratterizzate da meno circolazione di automobili. Abbastanza, però, per dare il via a una forma di concorrenza.
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