Un "1300" aspirato da 170 kW-231 CV? Qual è il segreto del motore della Mazda "RX-8"? Semplice: è l'unico propulsore rotativo attualmente in produzione. Nonostante la cilindrata "reale" sia ridotta (pari a 1.3 litri), la presenza di due rotori permette di sviluppare tanta potenza da farlo equiparare (anche a livello fiscale, fra l'altro) a un'unità di cubatura doppia.

Su strada, tutta questa tecnologia si traduce in un comportamento tanto sicuro quanto sportivo ed esaltante: la coupé giapponese ? quattro comodi posti e trazione posteriore ? ha un livello di tenuta elevatissimo (anche per merito dei cerchi di lega da 18", che sono di serie). Metterla in difficoltà, anche nelle manovre d'emergenza, è davvero arduo: dove non arrivano le notevoli doti del comparto telaio-sospensioni, ci pensa il controllo elettronico della stabilità (anch'esso di serie).

Con la sua sonorità rabbiosa, il motore Wankel ? in grado di "tirare" sino ai 9000 giri al minuto ? ha un prevedibile rovescio della medaglia: i consumi sono molto elevati, in qualsiasi condizione, con un'autonomia di marcia che, nonostante un serbatoio da oltre 60 litri, difficilmente supera i 500 chilometri. Questo, insieme con la critica visibilità posteriore, è forse il difetto più grave di una sportiva altrimenti consigliabilissima.