Consumo basso, motore riuscito, spazio per i passeggeri: i pregi. Poco accessoriabile, frenata un po? lunga, bagagliaio piccolo: i difetti. Evidenziati non oggi, ma quattro anni fa, nella prova su strada della prima i30 SW (sul fascicolo di ottobre 2008). E la seconda serie? Come abbiamo detto a proposito della berlina, anche la Wagon segna passi avanti giganteschi, dallo stile alla meccanica, in tutto e per tutto ormai a livelli europei. Uno degli argomenti più convincenti dell?auto è il turbodiesel, che per silenziosità e morbidezza nell?erogazione non teme confronti con i "francesi". Non all?altezza delle rivali migliori, invece, la dotazione in fatto di sicurezza, considerando che, oramai, Esp e sei airbag (più quello per le ginocchia del guidatore, sulle Style) si danno un po? per scontati.

Caratteristiche. Le misure, grossomodo, sono rimaste le stesse: la Wagon sfiora i quattro metri e mezzo (cioè una ventina di centimetri in più rispetto alla cinque porte). Ma, rispetto al vecchio modello, è tutta un?altra storia, e la stessa qualità degli esterni si ritrova all?interno, sempre abbinata a un design curato. A cominciare la console straricca, con il grande display in alto per radio e navigatore, il climatizzatore bizona, gli ingressi Usb e Aux (oltre alle doppie prese elettriche), e la profusione di comandi sul volante. In ogni caso, non ci si perde nell?abbondanza dell?offerta e, anzi, ci si trova fin da subito a proprio agio. Merito delle buone regolazioni del volante e del sedile, che consentono a guidatori di tutte le taglie di trovare la posizione giusta. Quello che non convince del tutto, piuttosto, sono due dettagli. Il primo è il tasto sul volante per variarne la sensibilità e il carico (Comfort, Normal e Sport): in realtà si scopre che il giochino è abbastanza inutile e che, tutto sommato, conviene affidarsi alla posizione di mezzo, lasciando perdere le altre. Il secondo sembra più una svista che un difetto: al centro del cruscotto, sulle informazioni del trip computer, compare la silhouette della i30 berlina...

Interni. L?illuminazione soffusa e i materiali di qualità, come le plastiche morbide sulla plancia e la pelle dei sedili (optional da 600 euro), contribuiscono a dare quel tocco di classe che le coreane ora non devono più invidiare alle migliori europee. E la i30, anche nella versione Wagon, offre un?abitabilità più che buona per quattro. La linea del tetto, poi, non spiove come su alcune station wagon sportiveggianti e, di conseguenza, nemmeno i passeggeri più alti rischiano di toccare con la testa. Per quanto riguarda il bagagliaio 19 cm in più rispetto alla cinque porte sono tutti nello sbalzo posteriore, e la capacità misurata dal nostro Centro prove sale da 302 a 385 litri. Peccato per il piano di carico molto alto, quasi a livello della soglia del portellone. In compenso, nel sottofondo si trovano vaschette portaoggetti sagomate e un pozzetto abbastanza profondo per un totale di altri 70 litri.

Come va. La i30 Wagon è un?auto che va veramente bene, pur restando fondamentalmente poco ?emozionale?. Le prestazioni sono buone, ma le sue doti si scoprono più nella quotidianità che nella guida sportiva. Piace il turbodiesel, silenzioso anche a freddo e in accelerazione, e dall?erogazione omogenea; casomai gli manca un po? di rapidità nel salire di giri. Consuma poco, in linea con le rivali più qualificate. Per quanto riguarda il confort è un po? dura, anche a causa della gommatura ribassata su cerchi da 17 pollici, ma non scomoda. E con qualità di guida indiscutibili, grazie a un assetto neutro e un Esp che sa dare la giusta sicurezza in ogni manovra. Buoni anche i freni, infine, anche se durante le prove si è registrato qualche sintomo di affaticamento.

In sintesi. Una ventina di centimetri in più, a fronte di un prezzo maggiorato di soli 850 euro. Ecco, la Wagon, in definitiva, è poco più di una i30 cinque porte, con i suoi tanti pregi e quasi nessun difetto. Non si tratta certo di una vettura da carichi eccezionali, ma offre pur sempre un bagagliaio adeguato per una famiglia in viaggio, senza particolari esigenze. Il nuovo design della Hyundai va di pari passo con i notevoli progressi, in fatto di qualità e di tecnica, degli ultimi anni. In poche parole, standard e stile decisamente europei, ma anche prezzi che non sono più da low cost.