Unica nel suo genere

Fra le poche alternative alle Suv dei segmenti superiori, le station wagon ad assetto rialzato hanno avuto un discreto successo. Adesso la specie sembra vicina all’estinzione, ma c’è un modello che resiste: la Mercedes Classe E All-Terrain è, con la sorella minore Classe C nell’analogo allestimento, il solo esempio di giardinetta dall’intonazione premium disponibile con assetto rialzato, e in questo caso rialzabile, vista la possibilità di intervenire sulla distanza dal suolo in caso di passaggi impegnativi. Il tutto assistito dalla trazione integrale 4Matic e da un allestimento che rende esplicite le ambizioni di questa Mercedes di andare oltre l’asfalto. L’uscita dal mercato di tutte le concorrenti dirette – dalla Volvo V90 Cross Country all’Audi A6 Allroad – non è però la sola circostanza a rendere la All-Terrain una proposta unica. 

Baciata dalla riforma. Come le altre Classe E, anche questa variante per tutti i terreni è disponibile con l’unico esempio di motore diesel plug-in sulla piazza.  Un mix unico, insomma, e molto attuale, dal momento che le auto ibride a ricarica esterna, dall’inizio di quest’anno, sono entrate nella categoria più avvantaggiata (elettriche a parte) dalla riforma della tassazione sulla retribuzione aggiuntiva derivante dall’assegnazione di un’auto aziendale a un dipendente. Il powertrain diesel-elettrico (un motore 4 cilindri 2 litri a gasolio associato a un’unità a corrente, per una potenza di sistema di 313 cavalli) viene proposto dalla Mercedes, fra le altre, anche sulle sue Suv GLC e GLE, di cui la E All-Terrain rappresenta una valida alternativa, ponendosi per prezzo fra i due modelli. E proprio sulle differenze di funzionalità, consumo, autonomia e costi d’esercizio fra la giardinetta e le cugine sport utility ci soffermiamo in questo video, sempre con lo sguardo puntato alle esigenze di mobilità delle aziende e dei loro dipendenti.