Con il debutto della 3, il marchio Polestar avvia una nuova fase della sua vita: da un lato, entra nel segmento destinato alle Suv premium di grandi dimensioni, dall'altro sancisce l'ingresso in nuovi mercati strategici, tra i quali figura anche l'Italia. Il primo modello della Casa svedese è già ordinabile, anche se la produzione sarà avviata in Cina nel corso del 2023 e la fabbrica americana inizierà a costruirla a partire dall’anno successivo. Contraddistinta da un design minimalista, la Polestar 3 si presenta, è lunga 4 metri e 90 cm e ha un passo di 2,98 metri, mentre il bagagliaio ha una capacità dichiarata ch varia da 484 a 1.411 litri a divano abbattuto. L'equilibrio tra stile, spazio interno ed efficienza è stato ottenuto lavorando su tutti gli elementi a disposizione: alle forme muscolose e slanciate, esaltate dai cerchi da 21" di serie con pneumatici 265/45 e 295/40, si abbinano infatti soluzioni insolite per il segmento, come la canalizzazione aerodinamica integrata nel cofano anteriore e gli “aero blades” posteriori. È di serie anche il tetto di vetro, così come i rivestimenti (ecosostenibili) quali la pelle sintetica MicroTech. Lo schermo del sistema d'infotainment misura 14,5 pollici, mentre quello orizzontale dedicato alla strumentazione ha una diagonale di 9 pollici. Sul volante, inoltre, sono presenti pannelli capacitivi multifunzione. Per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida, spicca il pacchetto Nvidia Drive con software sviluppato da Volvo e componenti forniti da Zenseact, Luminar e Smart Eye, mentre l'infotainment adotta la Snapdragon Cockpit Platform, con Android Automotive OS: l'intrattenimento di bordo si apre a nuove frontiere, accanto alla gestione di inediti servizi su base cloud. L'interconnessione fra tutti i sistemi consente l'abilitazione di funzioni particolari, come il controllo dei movimenti in abitacolo per prevenire l'eventuale abbandono di bambini e animali e l'analisi della temperatura interna a vettura ferma. Il pacchetto di sensori, inoltre, è già predisposto per future evoluzioni dei sistemi di assistenza alla guida. La dotazione tecnologica di serie include cinque radar, cinque telecamere e dodici sensori a ultrasuoni: per integrare al meglio questi elementi nel design, la Polestar ha introdotto nel frontale uno stilema chiamato SmartZone, dove sono inseriti alcuni dei sensori stessi. E non mancano telecamere preposte a monitorare lo sguardo e l'attenzione del guidatore: in base all'analisi del software la vettura può inviare degli avvertimenti sonori e grafici e arrivare fino all'arresto completo del veicolo. Di serie sono previste sospensioni ad aria a doppia camera, ammortizzatori a controllo elettronico e impianto frenante Brembo con pinze anteriori a quattro pistoncini e dischi da 400 mm e pinze posteriori a pistoncino singolo con dischi da 390 mm. 30 minuti per ricaricare all'80%. La batteria da 111 kWh (107 kWh effettivi) al nickel manganese cobalto prodotta dalla CATL offre un'autonomia stimata di circa 610 km nel ciclo Wltp (che scende a 560 km con il Performance Pack), ma il dato non è ancora stato omologato in via definitiva. Il sistema di bordo per la ricarica lavora fino a 11 kW e richiede circa 11 ore per un pieno di elettroni, ma in corrente continua è possibile collegarsi a colonnine da 250 kW per passare dal 10 all'80% in 30 minuti. Tra i dati tecnici vanno sottolineate anche la massa a vuoto di 2.584 kg, distribuita al 50% tra i due assi, e soprattutto la capacità di traino di 2.200 kg, molto elevata per un’elettrica.