Sarà un biennio cruciale, per Opel, quello iniziato nel 2024. La Casa tedesca proseguirà il rinnovamento della propria gamma, arrivando anzitutto a offrire varianti a zero emissioni per ciascun modello, comprese la Crossland, che nel corso dell’anno avrà un’erede, forse dal nome diverso, e la Grandland, anch’essa chiamata a un ricambio generazionale entro i prossimi 12 mesi. Ma la grossa novità è prevista per il 2025 e incarna il profilo di una nuova ammiraglia. Un modello a ruote alte, plasmato dal linguaggio stilistico introdotto dalla concept Experimental e pronto a pescare nella storia del Blitz per il nome: Manta.
Made in Italy. Ad accrescere l’interesse intorno a questa vettura – almeno alle nostre latitudini – c’è poi il fatto che la nuova Opel Manta sarà prodotta in Italia, nello stabilimento di Melfi, dove Stellantis assemblerà anche due modelli DS, la prossima Jeep Compass e la Lancia Gamma. Il tutto inizierà a partire da quest’anno, con la tedesca però attesa sulle linee potentine – al pari della Gamma – solo nel 2026, qualche mese dopo la presentazione. Le novità citate, cinque in totale, hanno in comune la base tecnica, che è la piattaforma Stla Medium del gruppo Stellantis: un pianale che pone l’elettrico al centro, senza però precludere l’installazione di eventuali motori termici. Con tali premesse, potremmo attenderci indifferentemente auto elettriche o ibride, come la nuova Peugeot 3008, che ha inaugurato la Stla Medium. Ma nella galassia Stellantis, ogni marchio ha una sua specifica roadmap per la transizione verso la mobilità a emissioni zero, e Opel, in tal senso, è uno dei più precoci: dal 2026, infatti, ogni nuovo modello lanciato sarà esclusivamente elettrico, mentre lo stop definitivo dei propulsori endotermici è previsto, a oggi, per il 2028.
Dimensioni e piattaforma. Alla Manta spetterà dunque il compito di accelerare la svolta green del Blitz e, al contempo, quello di ampliare la gamma verso l’alto. Parliamo di una vettura piuttosto grande, probabilmente intorno ai 4,7 metri di lunghezza, dalla carrozzeria rialzata, ma non classificabile come una classica Suv. La nuova Opel avrà una carrozzeria più bassa e filante, anche a beneficio dell’efficienza aerodinamica e, di conseguenza, dell’autonomia raggiungibile con un singolo ciclo di carica. A tal proposito, al momento la piattaforma Stla Medium consente di installare due tagli di batterie di tipo Nmc: da 73 kWh e da 98 kWh, per un range stimato, rispettivamente, di 500 e 700 km. La base tecnica è anche sufficientemente versatile da consentire versioni a trazione sia anteriore sia integrale, con l’aggiunta di un modulo elettrico nella parte posteriore. Configurando, così, powertrain le cui potenze possono spaziare tra 220 e 390 cavalli complessivi.
Dal prototipo più di un’ispirazione. Fornire dati tecnici più dettagliati, allo stato attuale delle cose, sarebbe però prematuro. Viene più facile, piuttosto, tentare di intuire che aspetto avrà questa crossover-coupé in base agli indizi sin qui raccolti. E, soprattutto, sulla scorta a quanto mostrato recentemente dalla concept Experimental, che ha tutta l’aria di offrire un corposo antipasto del piatto che verrà servito nel 2025, almeno per quanto riguarda gli esterni. Tra i segni distintivi, oltre al posteriore particolarmente sfuggente, si nota il contrasto cromatico tra i vari elementi esterni e l'assenza di cromature. Ma soprattutto il logo ridisegnato e il frontale Vizor 4D, che evolve la mascherina attuale con elementi Led orizzontali e verticali convergenti verso la bussola centrale. Gli interni del prototipo, con il volante può ripiegarsi nell’ottica della guida automatizzata e gli elementi strutturali ridotti al minimo, guardano invece molto oltre gli orizzonti della Manta. Che, tuttavia, perseguirà gli stessi obiettivi della concept: ottimizzare gli spazi per fornire un abitacolo da segmento superiore.
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