Malgrado il progressivo ridimensionamento, lo stabilimento Stellantis di Atessa, in provincia di Chieti, è ancora il maggiore del gruppo in Italia, il principale impianto dedicato ai veicoli commerciali, oltre che la più grande fabbrica di questo tipo in Europa. Da qui escono ben sei declinazioni della piattaforma più grande, la X250 da 3,3 a 5 tonnellate di peso totale, della divisione Pro One di Stellantis, dedicata ai veicoli commerciali: oltre al padrone di casa, il Fiat Ducato, nascono ad Atessa il Citroën Jumper, l’Opel/Vauxhall Movano, il Peugeot Boxer e, fuori dal gruppo, il Toyota Proace Max e il recentissimo Iveco eSuper Jolly, quest’ultimo nella sola versione furgone a trazione elettrica). Più della metà degli esemplari viene avviata alla preparazione in vista di un successivo allestimento, all’adozione di una sovrastruttura, o a differenti gradi di personalizzazione in base alle richieste di grandi clienti; e una quota crescente di queste attività viene gestita direttamente dall’unità specializzata dell’impianto abruzzese che fa capo a CustomFit, presente in altri cinque dei maggiori impianti di Stellantis Pro One. CustomFit è il programma del gruppo che ha l’obiettivo di gestire sempre più direttamente i processi di conversione (sia interni agli stabilimenti sia a cura di 550 allestitori partner) e personalizzazione, fino ad arrivare dall’attuale 11% di adattamenti e trasformazioni al 15% entro due anni e dal 24% di personalizzazioni corrente al 40% del 2027.

Bev da lavoro e per il tempo libero. La nuova specialità di Pro One è stata avviata nel 2024 ma raccoglie l’esperienza di un’attività di completamento e allestimento già presente in diverse unità produttive Stellantis e sovrintende, oltre che al completamento dei modelli per trasporto professionale, anche al settore dei veicoli per il camping-car e il tempo libero. Nei due ambiti, il lancio di CustomFit è stato sancito nello stabilimento di Atessa rispettivamente dall’inizio della produzione degli autotelai elettrici con furgonatura Cargo Box (da 18,3 a 20,5 metri cubi) e degli chassis, sempre elettrici, dedicati alle trasformazioni autocaravan. La lista delle opzioni per i modelli Stellantis taglia large a corrente si è intanto arricchita del caricatore di bordo da 22 kW, in alternativa a quello già disponibile da 11 kW, che secondo il costruttore dimezza il tempo di rigenerazione dell’energia nella batteria da 110 kWh a sei ore.

Una questione di efficienza. In occasione della presentazione delle novità, Anne Abboud, responsabile dalla divisione Pro One, ha ricordato a Fleet&Business il valore del rafforzamento delle attività di trasformazione da parte del costruttore, che comporta per i clienti, per esempio, il riconoscimento, sull’allestimento, della stessa garanzia di due anni prevista per il veicolo, e per il gruppo industriale italofrancese si traduce in un efficientamento dei processi, a cominciare da quelli logistici. “Eliminare alcuni passaggi integrando l’allestimento”, sottolinea la manager transalpina, “significa anche ridurre il costo logistico, che per questi veicoli è pari a quello di produzione”.
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