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Lusso e supercar/5
Rolls-Royce, la summa del Bespoke

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“Tendi alla perfezione in tutto quello che fai. Prendi il meglio che c’è e miglioralo ancora. Se non esiste, progettalo”. Leggenda narra che questo fosse il motto dell’ingegner Henry Royce. Una filosofia che, probabilmente, convinse pure Charles Stewart Rolls, aristocratico col pallino per le auto che, assieme a Royce, fondò, nel 1906, il marchio automobilistico inglese di maggior prestigio in assoluto, la Rolls-Royce appunto. Che, sin dalla sua genesi, è considerata il punto più alto del lusso su ruote, nonché una sorta di sine qua non automobilistico tanto per i reali d’ogni dove, quanto per il jet-set internazionale. E quando si tratta di prodotti su misura, sono i clienti arabi e asiatici quelli che desiderano le personalizzazioni più sorprendenti.

Bespoke di fatto (e di nome). Il programma di personalizzazione della Rolls-Royce si chiama Bespoke e consente ai clienti di realizzare, più o meno, qualsiasi cosa abbiano in mente, avvalendosi in primis della consulenza dei concessionari e, in seconda battuta, dei designer della Rolls-Royce presso il quartier generale del costruttore, a Goodwood. “Abbiamo un reparto dedicato con più di 50 dipendenti. Lavorano a stretto contatto con gli ingegneri”. Attualmente, “quasi il 95% di tutte le auto che lasciano la fabbrica include contenuti su misura. Nessuna Rolls-Royce è simile a un’altra”, raccontano orgogliosamente dall’Inghilterra. Ma i prezzi di queste personalizzazioni restano top secret: “Tutto dipende dai materiali utilizzati, dal tipo di lavorazione o dagli strati di colore necessari per raggiungere la tonalità di vernice richiesta dal cliente”.

Rolls-Royce, la summa del Bespoke

Cieli di stelle e Tartan. Non si può certo dire che i fortunati clienti del marchio inglese non abbiano il cuore tenero: infatti, l’opzione più richiesta da chi acquista una Rolls-Royce è il tetto interno della vettura che simula un cielo stellato, con 1.340 punti luminosi. Si può scegliere pure con una funzione aggiuntiva che riproduce stelle cadenti casuali. Una sorta di notte di San Lorenzo on demand. “Alcune delle nostre auto su misura più sorprendenti sono state create partendo da una visione audace, non convenzionale. Una volta, un cliente ci ha chiesto di creare una vernice per la carrozzeria che si abbinasse, perfettamente, a un colore presente nella trama del tessuto utilizzato per un blazer che aveva recentemente commissionato a un sarto di Saville Row, a Londra. Questo gentleman ha preso a riferimento pure la tonalità del pelo del suo amato Red Setter e si è offerto di portare il suo cagnolone a Goodwood per farlo analizzare dagli esperti del reparto Bespoke". Robe da ricchi, insomma.

(Quasi) tutto consentito, fisica permettendo. “Quando parliamo con un cliente che avanza una richiesta, all'inizio gli diamo carta bianca. Non c'è limite, se non quello delle problematiche relative a sicurezza e omologazione”. Certi elementi di design, però, rimangono sacri e inviolabili, a cominciare dalla celebre statuetta che campeggia all’apice del cofano: “Non modificheremmo mai la nostra famosa griglia frontale, né la Spirit of Ecstasy”. E ci mancherebbe. Tuttavia, qualche problemino tecnico può sorgere quando si pretende di vincere la fisica: “Una volta, un musicista ci ha chiesto di inserire il suo pianoforte elettronico da palco nella parte posteriore dell’abitacolo della sua Phantom Extended, poiché riteneva che l'acustica interna dell’auto sarebbe stata perfetta in virtù della sua insonorizzazione. Tuttavia, le dimensioni del pianoforte erano incompatibili con quelle della vettura”.

Rolls-Royce, la summa del Bespoke

Al top ci sono le RR Coachbuild. L'apice del Bespoke by Rolls-Royce è rappresentato dal programma Coachbuild, che si rifà alla grande tradizione delle carrozzerie su misura: ne scaturiscono auto che nascono dalla collaborazione progettuale (e solo su invito!) tra clienti mecenati e artigiani selezionati, chiamati a dare vita a mezzi fuori dall’ordinario. Dallo schizzo iniziale da cui prende vita il progetto per arrivare alla definizione dei minimi dettagli delle rifiniture, viene realizzata una vera e propria partnership tra costruttore e committente. Il processo di realizzazione può richiedere anni. “Si tratta di mecenatismo contemporaneo nella sua forma più vera”. Esempi in questo senso sono esemplari unici come la Sweptail o la più recente Boat Tail, prodotta in appena tre unità. Per quest’ultima i rumors parlano di un prezzo oltre i 20 milioni di euro…

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