La Lettonia ha iniziato a donare le auto confiscate agli ubriachi
La Lettonia ha iniziato a spedire verso l'Ucraina gli autoveicoli entrati nelle disponibilità delle autorità di polizia in forza di una legge particolarmente severa nei confronti degli automobilisti fermati in stato di ebbrezza. In particolare, lo scorso mercoledì è partita da un deposito statale, in direzione di Kiev, una prima bisarca carica di otto veicoli sottoposti a confisca.
Auto confiscate. Le auto, destinate all'uso da parte di militari e personale ospedaliero e dal valore di non più di 20 mila euro, rientrano in un nuovo programma di aiuti approvato dal Parlamento lettone il mese scorso e sono il frutto di una nuova normativa varata per contrastare il fenomeno dilagante degli automobilisti ubriachi. In Lettonia ci sono 3.500 casi all'anno, almeno secondo l'emittente pubblica LSM, e per questo il governo ha deciso di dare un giro di vite alla normativa: la polizia ha il permesso di confiscare l'auto nel caso di conducenti che mostrino, una volta sottoposti ai relativi test, un tasso alcolemico di 1,5 mg per 100 ml di sangue, tre volte il limite legale. La nuova legge, che solo l'anno scorso ha portato le forze dell'ordine a requisire 4.300 auto e ad avviare altrettante procedure d'asta, non è dissimile da quella vigente in Italia, dove chi sfora di tre volte il limite va incontro ad ammende da 1.500 a 6 mila euro, all'arresto da 6 mesi a un anno, alla sospensione della patente da uno a due anni, al sequestro preventivo del veicolo o alla sua confisca. Lo schema di aiuti all'Ucraina prevede che i veicoli sequestrati vengano consegnati a Twitter Convoy, un organizzazione non profit lettone: Riga si è impegnata a consegnare due dozzine di vetture ogni settimana.
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