Obelix diceva che erano pazzi i romani solo perché non conosceva i giapponesi. E cito un fumetto non a caso, perché queste Suzuki (Jimny, Hustler, Latin, Every) sembrano proprio uscite da una striscia di comic. O da un cartone animato. E se tecnicamente sono delle custom, praticamente sono dei tributi “Japan style” alle icone automobilistiche di mezzo mondo.
L’idea è folle. Ma, soprattutto in Estremo Oriente, ha il suo perché. Perché in Giappone lo spazio per le auto è un problema non da poco (specie nelle grandi città). La ricetta che si sono inventati per soddisfare comunque la propria passione è semplice: prendi un'ottima base, uno dei modelli di cui sopra, e vestila con il look che preferisci.

Ti senti più maschio Delta o Renault 5 (in entrambi i casi si parte dalla Jimny Sierra)? Certo, in questi due casi, la personalizzazione è al limite del carpiato, ma se, chessò, punti alle Jimny ispirate a Mercedes Classe G e Ford Bronco, be’ almeno sei più coerente con la base fuoristradistica dell’auto a cui hai cambiato i connotati.
Come funziona? Come con le restomod d’alto bordo. Tu porti la macchina e loro ci mettono il resto. Ma puoi anche lasciare che pensino a tutto loro. Costi quel che costi. Giusto per la cronaca, hanno anche un distributore in Belgio (EAD Europe Automotive Distribution Ltd.). Te lo dico a tuo rischio e pericolo.
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