Day 1. Non tutti la conoscono, ma secondo me la Kia Rio è una delle migliori "quattro metri" in circolazione. Non c'entra più niente con quella specie di station low-cost di qualche anno fa, e anzi è diventata un'interessante alternativa a Punto, Fiesta e tutte le migliori della categoria. Per questa settimana, proviamo la versione a Gpl, montata sul quattro cilindri 1.2 CVVT. Il primo percorso è breve, lavoro-casa e ritorno, una ventina di chilometri, ma basta per apprezzare le principali qualità. Il motore silenziosissimo e la frizione leggera predispongono subito al meglio. La potenza (85 CV) è più che sufficiente per muoversi agilmente, mentre casomai le manca un pochino di coppia per riprendere in scioltezza, senza scalare. Il cambio a cinque marce, comunque, è preciso e ben manovrabile, e anche nei frequenti seconda-terza cittadini non stanca mai. Per i consumi, vedremo nei prossimi giorni, con qualche chilometro in più, quel che dice il computer di bordo.
Andrea Sansovini, Redazione Prove su strada
Day 2. Finalmente torniamo al volante di una vettura che ha i comandi chiari e semplici, con funzioni immediatamente individuabili e comprensibili. Dopo certi modelli francesi recenti, dove troppi comandi d'uso frequente sono concentrati in un touch screen circondato da criptici pulsanti che preselezionano i diversi menu (di notte sono una maledizione), ecco un'oasi di pace vecchia maniera che consente di concentrarsi sulla guida.
L'impressione di qualità nella Kia Rio è generalizzata, pare quasi d'essere una delle solite tedesche, eccezion fatta per una certa rumorosità di rotolamento trasmessa dai pneumatici alla scocca a velocità autostradali. Una caratteristica del resto comune a parecchi modelli orientali, messa in risalto dall'eccellente silenziosità dei motori a benzina. Il cambio è morbido e preciso: un piacere manovrarlo anche quando la meccanica è fredda.
In un quadro complessivo davvero positivo e apprezzabile, stona la sgradevolezza di risposta del servosterzo elettrico (lo stesso difetto che trovammo in occasione della prova su strada della Kia Picanto), con uno strano feeling soprattutto in fase di riallineamento.
In alcune condizioni di sole, la mattina e nel pomeriggio, è un po' eccessivo il riflesso che spara l'estesa e pianeggiante superiore della plancia, ma si tratta davvero di un dettaglio. Nota finale sul consumo (indicato dal trip di bordo) viaggiando a benzina: 5,9 l/100 in autostrada notturna priva di traffico e a 130 km/h con una media globale di 5,6 l/100 km dopo un centinaio di chilometri tra congestione sulla tangenziale e traffico extraurbano scorrevole.
Emilio Brambilla, redazione Tecnica
Day 3. Conosco già la Kia Rio, l'ho esaminata a fondo in occasione della prova su strada della versione 1.1 CRDi. Ho apprezzato il salto di qualità rispetto alla serie precedente, con design più europeo e dettagli curati, a partire dalle guarnizioni delle porte con doppio anello e labbro antifruscio, dalla plancia, tutta di plastica rigida ma perfettamente assemblata, e dai comandi, silenziosi e gradevoli da azionare. Bello anche il volante, con tasti e bilancieri intuitivi e dal buon feedback. Però, tornando a casa in tangenziale noto che lo sterzo non è granché: è un po' vuoto, ritardato e poco progressivo. La Rio non si compra certo per pennellare le curve, ma forse qui i tecnici Kia devono lavorare ancora. Il motore non è un fulmine di guerra, ma se si sta nel traffico senza agitarsi lo si sente a malapena e sopporta bene le riprese con le marce alte, a patto di aver pazienza: qui non c'è il turbo che rinforza la coppia ai bassi regimi. La frizione morbida e il cambio dagli innesti dolci non affaticano e le sospensioni digeriscono le asperità con una certa disinvoltura. Una volta arrivato nel garage devo fare retromarcia per entrare nel box: il lunotto piccolo e il montante posteriore massiccio riducono parecchio la visuale posteriore e di tre quarti, quindi mi devo aiutare con gli specchietti esterni. Al termine del tragitto ufficio-casa, con un paio di digressioni nella zona alta del contagiri, il computer di bordo segna un consumo medio di 5,5 litri/100 km. Il mattino seguente rientro in redazione con una guida più "eco" e chiudo a 4,7 l/100 km a una media di 52 km/h. Tenendo conto che col Gpl si consuma circa il 20-25% in più, con un calcolo spannometrico (non da Centro Prove) si ricavano circa 6 l/100 km, che si traducono in una spesa per il solo carburante inferiore a 5 euro per 100 km contro più di 8 usando la benzina.
Roberto Boni, redazione Tecnica
Day 4. In città, sorprendente. Prendi le chiavi e ti avvicini alla portiera con la mente che, senza farlo apposta, va alla vecchia Rio, non proprio il massimo in termini di autogratificazione. E anche se il design ormai, con la nuova generazione, ha mandato nel baule dei ricordi lo stile un po' sgraziato della precedente, è difficile liberare il subconscio da quell'immagine. Per me la Rio è sempre stata un po' la Duna di Seul. Se poi ci mettiamo il fatto che questa è a Gpl... Invece, che stupore! Intanto l'abitacolo è sì semplice, ma non spartano. I comandi sono un po' vecchio stile, ma non è detto che sia un male. Pochi, chiari, raggiungibili. Quando metti in moto, poi, non avverti neppure una vibrazione. Il motore è talmente silenzioso da sembrare spento. Ti aspetteresti di vedere sul quadro strumenti la scritta "Ready" che di solito compare sul display delle auto elettriche per avvertire il pilota che l'auto è in moto. La dote migliore? Il cambio, morbidissimo e preciso, mai un'impuntatura, neppure a freddo. La grande maneggevolezza rende piacevole la guida in città. Il limite maggiore? Le prestazioni un po' modeste quando decidi di appesantire un po' il piede destro. In particolare la scarsa elasticità in ripresa, che ti costringe a qualche cambio marcia in più. Ma del resto con una leva così…
Roberto Lo Vecchio, redazione Autonotizie
Day 5. Conosco un po' Peter Schreyer, il capo designer della Kia per averlo intervistato un paio di volte e anche per una sua recente visita qui a Quattroruote. È lui che ha fatto l'oramai famoso "naso di tigre" a tutte le Kia, quindi la prima cosa che sono andato a rivedere è proprio lo stile del frontale, che – dobbiamo dirlo – è proprio convincente. Le Kia sono diventate auto simpatiche e fresche, molto ma molto lontane da quelle del passato. Una freschezza che trovo anche all'interno, nella semplicità non spoglia, non povera, della plancia. Ma, perbacco, questa Rio è a Gpl (impianto Brc), quindi parliamo un po' di gas. Per il segnalatore del livello e lo switch di alimentazione benzina-gas la posizione scelta è quella meno invasiva, zona inferiore del portaoggetti, ma bassa e non molto visibile. Il pieno di 36 litri si fa con circa 32 euro ed è bastato per fare 350 km, con un costo per 100 km pari a 9 euro, un po' meglio di quanto farebbe una diesel di media cilindrata, che costa più o meno 10 euro per 100 km. Il passaggio da benzina a Gpl è inavvertibile in città, mentre in autostrada si sente un certo calo nella ripresa e nella velocità massima. Per il resto, confermo l'imprecisione dello sterzo e l'ottima combinata frizione - cambio. Ah, e siccome sono un melomane, un plauso all'ottima prestazione della connessione Bluetooth per la musica, nonostante la semplicità dell'impianto audio. Però sul display non vengono mostrati i nomi dei brani riprodotti.
Carlo Bellati, redazione Quattroruote Tv
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