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Gruppo PSA
Dal 2019 tutti i modelli con l'elettrico o l'ibrido plug-in

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A partire dall'anno prossimo, ogni nuovo modello lanciato dai cinque marchi del Gruppo PSA (Peugeot, Citroën, DS, Opel, Vauxhall) avrà una variante elettrica o ibrida plug-in. È un piano organico e ambizioso, quello del Costruttore francese. Che dovrebbe portare nel 2021 a una gamma con 15 modelli a elettrificazione "intensa" - otto plug-in e sette elettriche pure - e che una volta completato, nel 2025, vedrà una motorizzazione Phev o Ev pura su ciascun modello nella gamma di ogni brand.

Crescita esponenziale per le elettrificate. Il programma dell'azienda transalpina viaggerà di pari passo con quelli che sono gli sviluppi previsti per un mercato sempre più promettente: se nel 2017 il cumulativo di elettriche e plug-in ha superato i tre milioni di veicoli nel mondo, a fine 2018 raggiungerà il traguardo dei cinque milioni, nel 2020 arriverà a 13 milioni, per poi conoscere una crescita esponenziale nei due decenni successivi. Secondo le cifre dell'associazione francese per lo sviluppo della mobilità elettrica, nel 2040 circoleranno 280 milioni di Phev ed Ev, vale a dire il 14% del totale delle automobili su strada nel mondo.

Strategia differenziata. PSA ha pianificato un'offerta a due punte per il segmento, sempre più rilevante, dei near-zero emission vehicles: da un lato l'elettrico puro per i modelli più compatti e a vocazione cittadina, che nascono sulla nuovissima Cmp, pronta a debuttare con la DS 3 Crossback, dall'altro l'ibrido ricaricabile per la parte superiore della gamma, che sfrutta la piattaforma Emp2.

La DS 7 plug-in è in pre-serie. Su questo secondo fronte, tutto è ormai pronto per il lancio: la tecnologia plug-in sarà portata al debutto dalla DS 7 Crossback E-Tense, che raggiungerà i mercati a settembre del 2019 e che attualmente è in fase di produzione pilota nel reparto prototipi di Sochaux, una mini linea di assemblaggio manuale dove avviene la produzione di pre-serie dei primi 180 esemplari sperimentali. Il gruppo ha già investito 100 milioni di euro per portare sulle linee i suoi modelli Phev, che verranno prodotti negli impianti francesi di Sochaux (Peugeot 3008 e Opel Grandland X), Mulhouse (DS 7 Crossback e Peugeot 508), Rennes (Citroën C5 Aircross) e in quello tedesco di Eisenach.

Dal 2019 tutti i modelli con l'elettrico o l'ibrido plug-in

In produzione non cambia nulla (o quasi). La strategia seguita da PSA è stata quella di sviluppare architetture di powertrain e batterie che differissero in minima parte rispetto alle controparti termiche, in maniera tale da non perdere spazio per passeggeri e bagagli, e rendere le operazioni produttive il più possibile simili a prescindere dalla tipologia del powertrain o dalla carrozzeria. L'unica differenza reale tra i modelli termici su base Emp2 e quelli plug-in è nel retrotreno: i veicoli ricaricabili adottano un multilink specifico, in luogo dello schema interconnesso di quelli convenzionali.

Due plug-in per esigenze diverse. Il sistema sviluppato dal gruppo francese prevede due schemi tecnici differenziati: il primo, più prestazionale, eroga una potenza di sistema di 300 CV grazie al 1.6 PureTech da 200 CV e a due motori elettrici da 110 CV ciascuno, montati uno per asse, che garantiscono in virtù della loro disposizione la trazione sulle quattro ruote. L'altro, più semplice, contempla un solo motore elettrico all'anteriore, in blocco con un 1.6 PureTech da 180 CV, e raggiunge una potenza di picco di 225 CV. Entrambi abbinati a un cambio automatico a convertitore di coppia con otto marce, differiscono per le caratteristiche del pacco batterie: 90 kW e 13 kWh per il primo, 80 kW e 12 kWh nel secodo caso.

Vantaggi concreti. Secondo i dati resi noti dal costruttore, i due plug-in garantirebbero 50 km in modalità elettrica da omologazione Wltp e una velocità massima in modalità zero emissioni di 135 km/h. Grazie anche alla presenza del sistema di recupero dell'energia, i consumi si aggirerebbero attorno ai 2 l/100 km, per emissioni di CO2 inferiori ai 50 g/km, sempre secondo le nuove procedure Wltp. I tempi di ricarica dichiarati corrispondono a un'ora e 45 minuti con una presa rapida, mentre le modalità di guida sono quattro: Zev, Hybrid, 4x4 e Sport. In ogni caso, quello che conta sono i vantaggi concreti: secondo le stime del Gruppo, un utente medio che percorra 20 mila chilometri l'anno, sarebbe in grado di coprirne esattamente la metà in modalità completamente elettrica.

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