In attesa di conoscere le intenzioni del governo sugli incentivi all’acquisto di auto nuove, la commissione Bilancio della Camera, che sta attualmente esaminando il cosiddetto decreto Rilancio, si occupa di motorini e moto elettriche. Un emendamento, approvato, ha infatti esteso il bonus introdotto con la legge di bilancio per il 2019 e poi prorogato al 2020 anche a chi non rottamerà un vecchio motorino o una vecchia moto: coloro che quest’anno acquisteranno un ciclomotore o un motociclo elettrico o ibrido potranno dunque ottenere un contributo statale del 30% del prezzo d’acquisto (Iva esclusa) nel limite di tremila euro.
Fino a quattromila euro con la rottamazione. Chi, invece, demolirà un vecchio ciclomotore o una vecchia moto Euro 0, 1, 2, 3 e acquisterà un mezzo elettrico o ibrido, potrà ottenere un contributo del 40% del prezzo d’acquisto nel limite di quattromila euro (finora il bonus è del 30% nel limite di tremila euro). Non solo: mentre la norma attuale prevedeva il contributo solo su ciclomotori e motocicli a due ruote, l’emendamento lo estenderà (sia con la rottamazione, sia senza) anche ai modelli a tre e a quattro ruote.
Fino a esaurimento fondi. Non cambiano i vincoli previsti dalla legge. In primo luogo il contributo, concesso dal venditore sotto forma di riduzione del prezzo d’acquisto, è disponibile fino all'esaurimento dei fondi stanziati, attualmente pari a sette milioni di euro. In secondo luogo, il veicolo da rottamare deve essere intestato all’acquirente del nuovo mezzo o a un suo familiare convivente da almeno 12 mesi.
Non solo privati. Evidenti gli obiettivi della commissione Bilancio: rilanciare un provvedimento che finora si è rivelato un flop. Dei 10 milioni stanziati per il solo 2019, alla fine dell’anno scorso ne erano stati utilizzati poco più di otto. Al punto da indurre il governo, a fine 2019, a rendere disponibili i fondi anche quest’anno. Una manovra rivelatasi sostanzialmente inutile, visto che i milioni disponibili sono ancora sette. Da notare che l’emendamento strizza esplicitamente l’occhio agli operatori dello scooter sharing visto che, si legge nel testo, "il contributo può essere riconosciuto fino a un massimo di cinquecento veicoli acquistati nel corso dell'anno e intestati al medesimo soggetto".
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it