Dopo tanti anni di tentativi, Petter Solberg e' finalmente riuscito a conquistare il Memorial Bettega. Il norvegese, amatissimo dal pubblico del Motor Show per via delle sue funamboliche esibizioni in pista e pure dopo quando esce dalla macchina in movimento per il divertimento di grandi e piccini, e' stato sempre velocissimo, ma quest'anno il livello della competizione era veramente alto. Che show i primi quattro! Oltre a Solberg, i finalisti del Bettega sono stati gli stessi del Night Sprint di ieri, e cioè Jari-Matti Latvala (pilota ufficiale Ford), Kris Meeke (pilota ufficiale Mini)... e il centauro della MotoGp Andrea Dovizioso. Questi quattro si sono migliorati costantemente, e appena uno di loro faceva segnare un nuovo tempone che pareva irraggiungibile, ecco che gli altri abbassavano ancora e lo miglioravano. Robe di centesimi, certo, ma sui circa 800 m della Mobil 1 Arena questi potevano fare ed hanno fatto la differenza. Strepitoso Dovizioso. Lui aveva dichiarato di essere onorato di poter partecipare a questa gara e che era a Bologna per divertirsi, ma il romagnolo ha veramente stupito (se non addirittura sconvolto) tutto il paddock. Ha iniziato venerdì sera con umiltà, guardando gli altri e cercando di copiare, poi una volta che ha capito come giravano le cose e' diventato un osso sempre più duro per tutti. Ha vinto una manche con Latvala nella finale per la terza posizione del Night Sprint sabato sera, e già pareva una cosa incredibile, visto che in fondo lui guidava la macchina sviluppata proprio dal finlandese. E invece oggi addirittura ha battuto Kris Meeke in semifinale e si e' giocato il Bettega assolutamente alla pari con il Campione del Mondo rally 2003 (l'ultimo prima dell'arrivo dell'alieno Sebastien Loeb). Finale al cardiopalma. Solberg e "Dovi" si sono giocati la vittoria al meglio delle cinque manche, e come i migliori film sportivi questa e' stata decisa all'ultimo secondo. Vantaggio Solberg, poi pareggio di Dovizioso. Ancora in vantaggio il norvegese, e ancora pareggio per l'italiano. Si e' quindi andati alla "bella", e Petter ha piantato un tempone nel primo giro, rifilando ad Andrea oltre un secondo. Poi pero' una gomma dispettosa ha deciso di stallonarsi e questo ha portato alla bandiera rossa. Insomma, ottimo colpo per Dovizioso che ha quindi avuto un'altra possibilità (era quasi impossibile recuperare un tale distacco). Ripartenza e Solberg ha chiarito subito le cose: un secondo e tre di vantaggio, potendo cosi' gestire e lasciare Dovizioso recuperare per la gloria 7 decimi. Poi festeggiamenti, "tondi" lasciando tutta la gomma rimasta sull'asfalto dell'area 48 e show per il pubblico in visibilio. Gli altri. Con 4 nomi cosi' mediaticamente forti, e' rimasta poca gloria per gli esclusi, cioe Tony Cairoli ed Andrea Navarra nel Girone Rosso (che hanno chiuso a pari punti, quindi comunque buona la prova dell'asso del motocross) e Luca Pedersoli e Piero Longhi nel Girone Verde. Il "Pede" e' stato quello che con la sua Citroen DS3 WRC più e' stato vicino ai primi quattro, e le sue sfide con Dovizioso sono state molto tirate. Poco fortunate invece le esperienze dei due piloti con le Mini John Cooper Works WRC non ufficiali, che hanno chiuso entrambi ultimi dei rispettivi gironi e con un nome importante per i rally tricolori come Pierino tristemente a zero punti.
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