Una finale inattesa e, per alcuni partecipanti, anche sfortunata. Ieri pomeriggio, nel tempio inglese di Silverstone, l'edizione europea della Nissan GT Academy si è conclusa con una manche segnata dal destino: non solo perché due delle sette Nissan 370Z Nismo in gara hanno lamentato dei problemi tecnici, costringendo gli organizzatori a ritoccare lo svolgimento dell'ultima e più importante competizione; ma anche perché l'incidente verificatosi alla prima curva ha cancellato in un battibaleno le speranze del concorrente italiano, Riccardo Massa, uscito di pista dopo un contatto con la vettura del belga Cedric Wauters. Alla fine, dopo tutti gli imprevisti, l'ha spuntata il francese Gaeton Paletou: è lui il nuovo campione dell'edizione 2014 del GT Academy. Lo rivedremo alla 24 Ore di Dubai, dopo sei mesi di training ad hoc.
Ultime selezioni. Come è noto, all'edizione europea partecipano Inghilterra, Italia, Francia, Russia, la penisola iberica (Spagna, Portogallo), il Benelux (Olanda, Belgio) e il trio "Swepoczech" (Svezia, Polonia e Repubblica Ceca). Rimasti in due per Paese dopo una settimana di selezioni, ieri mattina gli aspiranti piloti si sono sfidati sull'International Circuit a bordo delle 370Z Nismo: quattro giri, pausa per l'analisi della telemetria, altre quattro misurazioni, verdetto del cronometro sul best lap di ciascun pilota. Tra gli italiani, se la sono giocata il 29enne Ariel Bernardi e Riccardo Massa, 21enne di Monte San Pietrangeli: alla fine l'ha spuntata Riccardo, guadagnandosi il diritto di partecipare alla finale dei sette.
La finale. Nel pomeriggio, durante le prove, due 370Z Nismo sono rientrate ai box per quello che è parso essere un problema elettrico: viste le vetture in meno, l'organizzazione ha suddiviso i concorrenti in due gruppi, facendoli correre per alcuni giri ed eliminando i due team più lenti: dopo la prima scrematura, a uscire sono state Russia e Polonia. La finale di GT Academy è su otto giri, ma la griglia di partenza, almeno quest'anno, non si basava sui tempi realizzati in pista: semmai, le posizioni erano determinate dalle prestazioni dei vari team in una gara di buggy organizzata a sorpresa e disputata durante l'ultima settimana di allenamento. L'Italia, con Massa, è partita da un secondo posto in grado di infondere una certa dose di ottimismo: in pole c'era il 19enne Wauters, da molti indicato come uno dei favoriti, in terza posizione il francese, quarto il pilota inglese, quinto il portoghese. Ravvicinata la posizione delle auto durante la partenza: una precisa scelta dell'organizzazione, che ha voluto puntare sullo spettacolo e dare a tutti una chance per recuperare posizioni.
L'incidente. Al via, il portoghese è partito benissimo, recuperando subito e allineandosi con l'italiano e il belga. Alla prima curva, i tre si sono ritrovati tutti affiancati: entrando, il portoghese ha toccato il belga che a sua volta è andato sbattere sulla vettura di Massa. Il danno, sul lato destro, è stato irreparabile: dopo l'impatto la 370Z Nismo non aveva più il gruppo ottico destro, spazzato via assieme a una gomma. Danni anche per le altre due vetture, ma ancora in grado di correre: e infatti, la gara è proseguita. Dopo otto giri, a tagliare il traguardo per primo è stato Paletou. La giuria, presieduta da Johnny Herbert, si è attenuta al cronometro (pur avendo la possibilità di decidere diversamente), confermando il francese come il nuovo campione di GT Academy. In molti hanno parlato di vittoria "inattesa": nonostante la costanza del pilota d'Oltralpe (privo di debolezze evidenti), nell'ultima settimana c'è stato chi ha inanellato prestazioni migliori. Il belga era uno dei favoriti, ma anche Riccardo, come spiega l'istruttore Gonzalo Gomez, aveva delle chance: "Sapeva che doveva vincere – spiega l'esperto – ed era pronto a farlo. Per me è stato un incidente, in gara sono cose che succedono. La colpa è di tutti e di nessuno, anche se Riccardo non poteva vedere il portoghese".
Si volta pagina. Per il primo classificato sono in arrivo un contratto da pilota Nismo di un anno e l'opportunità della 24 Ore di Dubai. A tutti gli altri non resta che consolarsi con l'idea di essere arrivati quasi in fondo, in un gotha selezionato da oltre 290 mila aspiranti piloti: comprensibili, quindi, le lacrime che si sono viste su qualche volto dopo la proclamazione. Tuttavia, nella storia della GT Academy ci sono anche casi di piloti che pur non avendo vinto sono riusciti a sfruttare la notorietà del programma per ottenere uno sponsor: Riccardo, per esempio, è già in movimento. "Torno alla vita di sempre - spiega - sono felice e continuerò a cercare, sperando che questa esperienza arricchisca il mio curriculum, dandomi visibilità". Si torna a casa, ma con idee più chiare sul futuro.
da Silverstone, Davide Comunello
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