Compie 54 anni Alex Zanardi, il campione esempio per tutti. Per lui si tratta del primo compleanno dopo il grave incidente di quattro mesi fa, che lo ha visto scontrarsi con un camion mentre viaggiava con la sua handbike lungo la statale 146 a Pienza, vicino a Siena. L’episodio, avvenuto lo scorso 19 giugno nel corso di una delle tappe della staffetta Obiettivo Tricolore, ha dato il via a un lungo calvario che continua ancora oggi: dopo i ricoveri a Siena e a Villa Beretta, nel Lecchese, Alex si trova al San Raffaele di Milano, dove è assistito e trattato con cure semi intensive.
L’affetto social. Ovviamente, non potevano mancare in questa giornata manifestazioni d’affetto da tutto il mondo. Gli account social della BMW, di cui Zanardi è uomo immagine, e della Scuderia Ferrari, per esempio, non hanno tardato a celebrare in queste ore il pilota e atleta emiliano. “Buon compleanno campione! Oggi più che mai, #ForzaAlex”, il tweet di Maranello. E non sono mancate manifestazioni d’affetto da parte del Coni e del Comitato Italiano Paralimpico, a cui lo stesso Zanardi ha dato grandi soddisfazioni, tra ori, Mondiali e record di specialità.
Non sappiamo come nascono i campioni. Ma sappiamo che oggi è nato il più grande di tutti. Buon compleanno, Alex. Ti aspettiamo presto. @lxznr pic.twitter.com/xhsLxg63Ir
— BMW Italia (@BMWItalia) October 23, 2020
I trionfi con le monoposto. Alex, del resto, è sempre stato abituato alle grandi sfide. Classe 1966, diventa campione italiano di kart e si mette in mostra in F.3 e, successivamente, in Formula 3000, dove non vince solo per problemi di affidabilità della vettura, che rendono vane le otto partenze dalla prima fila nel 1991, quando ottiene comunque il Casco d’Oro come miglior pilota dell’anno. Dopo qualche stagione in Formula 1, entra in Formula Cart con il team Chip Ganassi Racing: nel 1996 viene nominato Rookie of the Year, mentre il titolo di campione arriva nelle stagioni 1997 e 1998.
L’incidente e la rinascita. Dopo un breve ritorno nel Circus, Zanardi è di nuovo in Formula Cart per partecipare alla stagione 2001, quella del grave incidente al Lausitzring. Ma non si perde d’animo: nel 2005 torna alla vittoria nel Campionato Turismo con la BMW 320Si WTC e inizia a specializzarsi nella handbike, con la quale si classifica subito quarto nel 2007 alla Maratona di New York, dove trionferà quattro anni dopo.
Trionfi a pioggia. Alle Olimpiadi di Londra, nel 2012, ottiene due ori e un argento, proprio come avverrà a Rio de Janeiro quattro anni dopo, dopo aver peraltro conquistato il Mondiale di specialità in Canada nel 2013. All’Ironman di Barcellona, nel 2017, ottiene addirittura il record dei paratleti. Ora è alle prese con un’altra grande sfida, la più importante della sua vita. E noi non possiamo far altro che unirci ai tanti che in questi mesi non hanno mai smesso di gridare “Forza Alex!”.
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