Ci sono, nel mondo che ruota intorno all’automobile, piccoli gesti, che si tramutano in momenti densi di significato. Quello avvenuto al Museo Alfa Romeo di Arese nei giorni scorsi ne è un tipico esempio. È il semplice dono di un libro, consegnato a Lorenzo Ardizio, direttore del Museo Storico, da Cesare Gasparri Zezza, figlio dell’autrice: ma è un libro del tutto particolare, intitolato “L’ultima leonessa. La vita di Giulia Florio, mia madre” e scritto da Costanza Afan de Rivera, grande appassionata di auto storiche, in particolare delle Alfa Romeo, scomparsa poco più di un anno fa. È stato così coronato un desiderio espresso da Costanza, il cui amore per il marchio del Biscione era scaturito nel 1971, quando vide Nino Vaccarella, che da poco a sua volta ci ha lasciati, in coppia con Toine Hezemans vincere la Targa Florio alla guida dell’Alfa Romeo 33/3.
Il volume. Il libro di Costanza Afan de Rivera narra le vicende della famiglia Florio, che resero grandi Palermo e la Sicilia nel mondo, attraverso gli occhi di Giulia, la figlia minore di Ignazio Florio Jr. e Franca Florio, passando dai fasti della Belle Époque all’epopea sportiva della Targa, fino a narrare del coraggio con cui venne affrontato il criminale nazista Herbert Kappler per salvare la vita a molte famiglie ebree.
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