Trentanove anni senza Colin Chapman, senza il geniale (e a volte discusso) fondatore e progettista della mitica Lotus. Un marchio che ha iniziato il suo cammino nel 1952 - ma con origini che risalgono al 1948 -, ed è diventata grande protagonista delle corse internazionali tra la metà degli anni 50 e la fine dei 70, dalla Formula 1 alle vetture Sport e Turismo. L’elegante e raffinato Chapman, classe 1928, che si è formato agli studi d’ingegneria civile e aeronautica, si è spento a 54 anni nella sua casa di Norwich, nel Norfolk (Inghilterra orientale), proprio il 16 dicembre 1982, per un arresto cardiaco. In un periodo in cui i conti della Lotus erano in crisi e si era appena affacciato lo scandalo DeLorean, imprenditore con il quale Chapman aveva avviato un progetto per realizzare un’auto sportiva, la DeLorean Dmc-12 appunto, poi diventata protagonista nella trilogia cinematografica “Ritorno al futuro” (1985-90). Negli anni successivi alla scomparsa di Chapman, ma ancora in tempi recenti, si sono sprecate le dietrologie sul fatto che il patron inglese, in realtà, avesse simulato la propria morte e fosse sparito per sfuggire a guai finanziari. Speculazioni che sono rimaste comunque tali.

Hazel Chapman, moglie di Colin Chapman, nel 2018, assieme alla 100.000 vettura Lotus.
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Quasi una coincidenza. Per uno strano gioco del destino, Hazel, moglie di Colin, è scomparsa proprio il 14 dicembre di quest’anno, all’età di 94 anni. Una figura che ha rivestito un ruolo molto importante nella vita e nella carriera del marito, coinvolta a livello gestionale sin dai primi anni della Lotus, società dalla quale venne derivato verso la metà degli anni 50 il Team omonimo, dedicato in particolare alla Formula 1 (nell’albo d’oro della squadra compare però anche il trionfo alla prestigiosa 500 Miglia di Indianapolis del 1965, con l’asso scozzese Jim Clark, grande pupillo di Chapman). Un compito che la signora Hazel ha ricoperto in particolare dopo la scomparsa di Colin, arrivando in seguito alla decisione che la Lotus Cars aveva bisogno di una nuova proprietà per garantirsi il futuro. Hazel Chapman è diventata direttrice del Classic Team Lotus, l'azienda di famiglia che conserva le auto e l'eredità del successo del marchio inglese nelle corse.
Il mito sopravvive. Eccezionale il palmares e l’alone di gloria della squadra britannica, che nella massima formula ha conquistato sette titoli mondiali Costruttori e sei Piloti (nel 1963 e ’65 con Jim Clark, nel ’68 con Graham Hill, nel ’70 con Jochen Rindt, nel ’72 con Emerson Fittipaldi e nel ’78 con Mario Andretti), e 79 vittorie assolute, che Colin festeggiava sul traguardo lanciando in aria il suo berretto. La sua squadra è entrata nella leggenda e vanta ancora oggi un grandissimo seguito da parte degli appassionati, non solo per le tante vittorie, ma pure per via delle livree immortali delle sue macchine e per le numerose innovazioni – ricordiamo, tra le altre, il primo telaio monoscocca, gli alettoni, l’effetto suolo, ma anche la prima sponsorizzazione moderna - che Chapman ha introdotto nel corso della sua prestigiosa carriera in Formula 1.