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Industria e Finanza

Nissan
Dopo i richiami, blocco della produzione

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Dopo il richiamo di 1,2 milioni di veicoli ed i problemi di certificazione degli operai chiamati a verificare le auto prodotte, la Nissan ha diramato un comunicato ufficiale in cui annuncia il blocco della produzione in tutte le fabbriche Nissan e Nissan Shatai per i veicoli destinati al mercato interno. Non è nota per il momento la durata di questa sospensione.

Produzione bloccata per le auto destinate al Giappone. Una azienda esterna alla Nissan è stata incaricata di condurre verifiche presso le fabbriche Nissan dopo il primo allarme lanciato dal governo giapponese. L'indagine ha confermato che nei siti produttivi di Oppama, Tochigi e Kyushu alcuni processi di verifica finale sui veicoli destinati al mercato giapponese non sono stati condotti da personale autorizzato, dal momento che i controlli erano stati spostati su altre linee di lavoro. 

Verifiche da ripetere su altri 34.000 esemplari. La Nissan provvederà a ristabilire le pratiche precedenti, limitando al solo personale autorizzato le informazioni. Sono circa 34.000 i veicoli prodotti tra il 20 settembre ed il 18 ottobre che dovranno essere nuovamente controllati: tra questi figurano auto ancora non immatricolate ed altre già in circolazione.

Pratiche scorrette da 20 anni. La posizione della Nissan si complica ulteriormente dopo le dichiarazioni diffuse dalla rete nazionale NHK: le inadempienze sarebbero andate avanti per circa venti anni, senza seguire le direttive imposte dal Ministero dei Trasporti giapponese e senza modificare le procedure di formazione per il personale specializzato. La Nissan non ha per il momento commentato ufficialmente queste affermazioni.

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