La BMW ha acquistato il 50% delle azioni detenute dalla Sixt all'interno della joint venture DriveNow. A seguito di questa manovra, costata 209 milioni di euro, il marchio di Monaco controllerà il 100% della società di car sharing a flusso libero. Ciò spianerà la strada alla possibile alleanza, anticipata negli scorsi giorni, con il gruppo Damiler e il suo servizio car2go.
Verso l'alleanza. La possibile alleanza dei gruppi BMW e Daimler potrebbe così essere imminente: le fonti che hanno portato alla luce la notizia, infatti, hanno indicato febbraio come mese dell'annuncio della nuova coalizione. I due colossi tedeschi, collaborando sul fronte della mobilità condivisa, potrebbero competere con rivali come Uber e Lyft, già attivi da diversi mesi nello sviluppo di flotte di robotaxi e di servizi di mobilità alternativa. Monaco e Stoccarda potranno così condividere un'unica piattaforma di servizi, creando un ecosistema che permetterà di evolvere il concetto stesso di mobilità. Tra gli obiettivi dell'alleanza strategica vi sarebbe anche lo sviluppo di nuove infrastrutture per la ricarica, da sfruttare sia per i servizi di car sharing, sia per i clienti privati delle future auto a zero emissioni. L'intesa potrerà ai due gruppi anche altri vantaggi, tra i quali vi sarà anche la condivisione dei servizi di smart parking, già presentati dalla BMW tramite l'app ParkNow. Non è da escludere, infine, che la futura coalizione possa esplorare il mercato del ride hailing proprio tramite i robotaxi: secondo una ricerca della Goldman Sachs, infatti, entro il 2030 questo settore costituirà un terzo del mercato globale dei servizi di trasporto, generando introiti per 285 miliardi di dollari (230,2 miliardi di euro).
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