La Softbank è in trattativa per acquisire una consistente quota di azioni della startup cinese di veicoli elettrici Nio. Secondo il Wall Street Journal, l'azienda tecnologica giapponese ha intenzione di acquisire titoli per un valore di circa 200 milioni di dollari nel corso dell'imminente quotazione della società di Shanghai.
La sfida alla Tesla. La Nio ha già espresso la sua intenzione di sfidare la californiana Tesla nel campo delle auto elettriche ad alte prestazioni. Lo scorso dicembre ha lanciato il suo primo modello, l'ES8, una Suv a batterie a sette posti presentata come diretta concorrente della Model X, e poco dopo ha avviato la raccolta ordini. L’azienda cinese, valutata lo scorso novembre 5 miliardi di dollari nel corso di un fundraising da 1 miliardo guidato dal colosso cinese del web Tencent, punta a quotarsi nel secondo semestre a New York e a raccogliere tra i 2 e i 3 miliardi di dollari. I proventi della quotazione saranno destinati a proseguire quelle attività di sviluppo che hanno già attratto l'interesse di altri grandi realtà cinesi del comparto tecnologico, come Baidu e diverse realtà finanziarie anche internazionali. Del resto, l'obiettivo della società, fondata nel 2014 dall'imprenditore William Li, è di approfittare delle opportunità di un mercato cinese delle auto elettriche destinato a una crescita impetuosa e già di dimensioni ragguardevoli. L'anno scorso in Cina sono stati venduti 578 mila veicoli alla spina, il 72% in più rispetto al 2016 e il quadruplo rispetto ai dati statunitensi, grazie anche agli incentivi e alle politiche promozionali varate dal governo di Pechino.
Decine di startup in fase di lancio. La Nio è solo una delle molte startup in fase di lancio in Cina che intendono sfruttare il sostegno governativo alle auto elettriche. Tra queste figura, per esempio, quella Xiaopeng Motors sostenuta finanziariamente dal colosso dell'e-commerce Alibaba e intenzionata a raccogliere oltre 1 miliardo di dollari di nuovi capitali dopo i quasi 800 milioni ottenuti dal momento della sua fondazione nel 2014. Per la Softbank si tratta della possibilità non solo di sfruttare le opportunità di un mercato in crescita, ma anche di generare sinergie con altre aziende nel suo portafoglio di investimenti. L'azienda fondata dal miliardario Masayoshi Son ha già effettuato numerosi investimenti nella filiera automobilistica tramite fondi o società controllate. Detiene infatti una partecipazione in Nemaska Lithium, compagnia mineraria canadese specializzata nell'estrazione del minerale alla base delle batterie per le auto elettriche, controlla Arm Holdings, azienda britannica attiva nella progettazione di microprocessori anche per il settore auto, ed è azionista di tre operatori del settore dei trasporti a chiamata, la statunitense Uber, la cinese Didi Chuxing e la Grab di Singapore.
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