Per Pieter Nota, non sarà una passeggiata: succedere a Ian Robertson, l'ex direttore vendite e marketing del gruppo BMW, sotto la cui guida Monaco ha ottenuto sette anni consecutivi di record di vendite nel mondo, non sarebbe un compito banale per nessuno. Forse è anche questo il motivo per cui il costruttore bavarese ha scelto di puntare, con una decisione del tutto insolita per la tradizione di casa, su una figura che non avesse mai avuto prima d'ora un'esperienza nel settore automobilistico.
Nota, olandese, 53 anni, ha un curriculum "pulito", in questo senso: quindici anni in Unilever, cinque in Beiersdorf, sette in Philips. Poi, all'improvviso, il richiamo delle quattro ruote. Dove intende portare un'esperienza e un percorso diversi, che potrebbero costituire una preziosa risorsa in più in questi anni di grande trasformazione. Come ci ha spiegato nel suo primo incontro con la stampa italiana.
Qual è il vantaggio di un percorso come il suo?
"Sono sempre stato affascinato dal marchio, anche se vengo dalla consumer industry. Quello da cui provengo è un settore che ti impone di avere un forte focus sul cliente, e credo che questo sia qualcosa che può aiutare la BMW a ottenere successi ancora più grandi di quanto già non faccia.
In tempi di grandi trasformazione come quello che sta attraversando l'auto, un punto di vista esterno molto spesso può rivelarsi prezioso. Arrivando a Monaco ho trovato molte delle cose che mi aspettavo: persone appassionate e competenti, grandi prodotti e grande focus sul prodotto. Ma se aggiungiamo un ulteriore focus sul cliente, andrà ancora meglio: questo è il mio impegno.
Come migliorare ulteriormente i risultati di vendita degli ultimi anni?
"Non posso indicare obiettivi precisi per i prossimi anni, ma di certo per il 2018 ci aspettiamo ancora una piccola crescita rispetto all’anno passato. Sarà aiutata dalla spinta sul prodotto in pieno svolgimento. Nella seconda metà di quest’anno vedremo molti nuovi modelli: il 2018, in particolare, è l'anno delle X. Siamo partiti con la X2 a Detroit, ora stiamo ampliando la capacità produttiva per rispondere alla domanda per la X3 - che abbiamo iniziato a produrre in Sudafrica e che a giugno porteremo in linea anche in Cina. A fine anno poi, sarà la volta di X5 e X7.
Un altro fronte su cui intendiamo concentrarci quest'anno è l'alto di gamma: abbiamo in programma il lancio della Serie 8, che arriverà come Coupé, Cabriolet e anche Gran Coupé (la concept, presentata a Ginevra, sarà esposta questo fine settimana al Concorso d'eleganza di Villa d'Este). Nel 2019, invece, torneremo a occuparci dei modelli di maggiore diffusione, con il rilancio di Serie 1 e Serie 3. Senza dimenticare che lanceremo 25 modelli elettrificati entro il 2025, 12 dei quali completamente elettrici.
Con la iX3 presentata a Pechino l'esclusiva della tecnologia elettrica per BMW i è venuta meno. Quale diventerà il ruolo del marchio ecologico? Continuerà a proporre anche ibride plug-in? E c'è spazio per l'elettrificazione nella gamma M? Internamente non consideriamo la iX3 una BMW, ma una BMW i a pieno titolo. E abbiamo voluto sottolinearlo con numerosi accorgimenti di design. La risposta, in ogni caso, è sì: porteremo l’elettrico puro sui modelli della gamma BMW. E per quello che riguarda le M vedremo sicuramente un certo processo di elettrificazione, quantomeno su alcuni modelli del marchio. Terzo tema, BMW i: sì, continuerà ad avere anche l’ibrido plug-in. E le ibride ricaricabili del brand rientrano nel conteggio delle 25 elettrificate annunciate per il 2025.
Suv e crossover rappresentano già il 36% del vostro immatricolato mondiale. Arriverà il momento in cui pareggeranno i conti con il resto della gamma?
In Nordamerica e Cina in particolare, le crossover sono una parte ancora più importante delle nostre vendite, ma oggi non possiamo fornire indicazioni su quanto potranno arrivare in alto. Di certo noi possiamo stimolare quel tipo di domanda con il rinnovamento e l'ampliamento della gamma, ma il futuro dipende dall'orientamento dei clienti.
Audi lancerà la e-tron quattro e Mercedes la EQ C entro il 2019: non vi sentite un po' in ritardo senza una Suv elettrica in rampa di lancio?
No. Mentre i nostri competitor annunciano modelli a zero emissioni, noi li abbiamo in listino da anni: l'anno scorso abbiamo venduto 103 mila auto elettrificate, e siamo al lavoro sullo sviluppo della gamma. Come ha dimostrato lo sketch che abbiamo pubblicato negli scorsi giorni, la iNext del 2021 sarà molto diversa dalla Vision: la concept aveva forme da berlina, il modello di serie sarà una Suv. E non va dimenticata la iX3, prevista per il 2020.
Capitolo car sharing: la difficoltà di fare utili ha spinto DriveNow e Car2go a unirsi. Arriveranno mai i profitti da quel tipo di servizio?
Il car sharing è una necessità. Bisogna cominciare, imparare, avere pazienza e un giorno arriveranno i profitti, di questo siamo sicuri. L’importante, in questa fase, è capire che l’importanza del brand non viene meno in quelle attività. Per noi DriveNow rimane un marchio premium con valori chiave come la qualità dell'esperienza e il piacere di guida.
Divieti di circolazione, Case in ritirata: il destino del diesel sembra sempre più fosco. Ma l'industria tedesca crede ancora nella tecnologia: rimarrete sulle vostre posizioni?
Crediamo fermamente nel ruolo del diesel, specialmente per il suo contributo alla riduzione delle emissioni di CO2. L’ironia di tutta questa discussione è che il diesel è una delle tecnologie più pulite al mondo. Il motore a gasolio ha ancora un grande potenziale di sviluppo e noi continueremo a investire risorse nel suo sviluppo. Senza dimenticare l'elettrificazione: il nostro approccio è flessibile, e così saranno le nostre future piattaforme, in grado di accogliere indistintamente ogni tipo di motorizzazione, termica, ibrida o elettrica.
A proposito di flessibilità: la vostra offerta ibrida si limita al benzina plug-in. Non c'è spazio anche per mild, full o addirittura per un diesel ibrido?
Non posso rivelare questo tipo di informazioni, per ora. Posso dire soltanto che il nostro plug-in è un’offerta ottima: guido tutti i giorni una 740e, che mi porta al lavoro sfruttando la sola autonomia elettrica. E ne sono molto soddisfatto.
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