Avrà un lavoro intenso davanti a sé, Alessandro Dambrosio, uno degli uomini d’oro di Walter de Silva, per anni a capo del Konzept design studio del marchio Audi a Monaco, che da ottobre diventa executive design director della Mitsubishi. Il designer italiano dovrà dare un indirizzo e un’identità di stile ai modelli futuri della Casa giapponese, alla vigilia di una nuova stagione nel quadro della strategia di sviluppo del gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi. E naturalmente c’è da aspettarsi che tra le auto a cui dovrà metter mano ci sarà anche la nuova Pajero, uno dei modelli più iconici del marchio.
Tre studi, trecento persone. Dambrosio nel suo nuovo ruolo risponderà direttamente a Tsunehiro Kunimoto, Corporate vice-president della divisione Design, e coordinerà tre studi di advanced design della Mitsubishi, due in Giappone (a Okazaki e a Tokyo) e uno a Francoforte, in Germania. Nei quali lavorano circa trecento persone.
Una vita con la matita in mano. Con in tasca una laurea in architettura e design industriale, Dambrosio, 45 anni, milanese, iniziò la sua carriera all’Alfa Romeo, con un contratto a termine, per poi passare definitivamente assunto in Lancia e tornare quindi nel centro stile del Biscione. Nel 2007 prende le redini dello stile Maserati, dove tra l’altro si occupa della GranCabrio e della MC Concept. Nel 2009 de Silva, capo del design del gruppo Volkswagen, lo chiama con sé alla corte di Winterkorn come suo braccio destro, mettendolo alla guida dei progetti trasversali ai brand. In seguito va a dirigere due laboratori di idee: lo studio Volkswagen di Braunschweig prima e l’Audi Konzept design studio di Monaco poi. Dambrosio ha mantenuto quest’ultimo ruolo fino a che lo studio è stato chiuso, alla fine del 2017. A giugno 2018 ha lasciato definitivamente il gruppo Volkswagen, tra gli ultimi uomini di de Silva a uscire di scena.
Papà di auto famose. Tra i modelli firmati da Dambrosio vale la pena ricordare l’Alfa Romeo Kamal, la concept con cui l’Alfa nel 2003 esplorò la fascia di mercato, allora un po’ tutta da inventare, delle crossover compatte di segmento C. Se fosse andata in produzione, la Kamal avrebbe bruciato la Nissan Qashqai di tre anni. All’Alfa, il designer milanese ha anche lavorato su 159, Giulietta e MiTo. Alla Volkswagen su Polo e Passat, all’Audi su A4, A5 e sulla concept TT Sportback.
No comment dal protagonista. Raggiunto telefonicamente da Quattroruote per una verifica della notizia, ancora non ufficializzata da un comunicato della Casa, Alessandro Dambrosio ha detto di non essere autorizzato a rilasciare alcun commento nella fase attuale, ma ha ammesso di avere sempre avuto una venerazione per la cultura giapponese e una passione per quel Paese. Una buona premessa per un compito che non si preannuncia una passeggiata.
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