Stop ufficiale ai poteri della California
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, lo aveva annunciato due giorni fa e ora è arrivata l'ufficializzazione: la California non potrà più legiferare su materie legate alle emissioni inquinanti delle automobili. Le agenzie federali Nhtsa (National Highway Traffic Safety Administration) ed Epa (Environmental Protection Agency) hanno emesso un provvedimento definitivo, denominato "One National Program Rule", che consentirà al governo federale di stabilire standard per i consumi e le emissione di gas serra uniformi a livello nazionale per automobili e veicoli commerciali leggeri.
Un primo passo verso una nuova normativa. Il provvedimento è soltanto il primo passo verso la definizione di una proposta di legge intitolata SAFE (Safer, Affordable, Fuel-Efficient Vehicles Rule), che nelle intenzioni dell'amministrazione Trump è destinata a stabilire un nuovo quadro normativo per l'intero settore automobilistico americano. L'obiettivo dell'attuale inquilino della Casa Bianca, come affermato in una nota dalle due agenzie, è quello di "garantire che un numero maggiore di americani abbia accesso a veicoli più sicuri, più accessibili e più puliti che soddisfino le esigenze delle loro famiglie. Gli standard della norma SAFE sono progettati per risparmiare miliardi di dollari e rafforzare la base produttiva interna degli Stati Uniti con milioni di nuove vendite di auto. Ancor più importante, poiché le auto nuove sono più sicure che mai, i nuovi standard sono progettati per salvare migliaia di vite e impedire a decine di migliaia di americani di essere ricoverati in ospedale per incidenti stradali". Inoltre, per l'amministratore dell'Epa, Andrew Wheeler, l'iniziativa garantirà leggi a livello nazionale che forniscano "la necessaria certezza normativa per l'industria automobilistica", eliminando l'attuale dicotomia tra leggi federali e statali.
Lo scontro con la California. Il provvedimento, tuttavia, rappresenta anche l'apice dello scontro in atto da mesi con la California, che ora sarà esautorata dai poteri concessi dal governo di Washington sin dagli anni '70 del secolo scorso. Con il Clean Air Act del 1970, l'allora amministrazione Nixon ha voluto riconoscere l'impegno del Golden State per risolvere gli enormi problemi legati all'inquinamento atmosferico autorizzando Sacramento a stabilire in autonomia norme con vincoli molto più stringenti rispetto a quelle federali. Da allora la California è diventata un punto di riferimento per un'altra dozzina di Stati e soprattutto per un settore intenzionato a non rischiare di dover abbandonare il mercato singolo più importante di tutto il territorio statunitense. Negli ultimi anni, però, Trump ha deciso di mettere mano all'attuale sistema normativo con l'obiettivo di cancellare, o comunque di sospendere, i limiti sempre più stringenti su consumi ed emissioni varati dal suo predecessore Barack Obama. Le iniziative dell'ex tycoon, come spiegato dal nostro direttore, hanno aperto un fronte caldo non solo con la California ma anche con i costruttori, che da sempre chiedono un alleggerimento delle normative ma non una loro cancellazione. Recentemente le autorità statunitensi hanno perfino aperto un’indagine per verificare se la Ford, la Honda, la BMW e la Volkswagen abbiano rispettato le leggi federali sulla concorrenza firmando un accordo volontario con il California Air Resources Board per adottare gli standard locali sulle emissioni. Ora, dopo il provvedimento della Nhtsa e dell'Epa, si fa sempre più concreto il rischio di una lunga battaglia legale con il ricorso, già paventato da molti, alla Corte Suprema.
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