Il gruppo Renault ha annunciato una riorganizzazione delle attività finalizzata a cambiare la strategia competitiva. Il marchio omonimo, Dacia, Alpine e il braccio dedicato alla nuova mobilità andranno a costituire quattro distinte unità operative destinate ad avere un’organizzazione propria. Nell’intento del costruttore, la nuova gestione dovrebbe semplificare i processi e orientare maggiormente gli sforzi al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Questione di tattica. Volendo fare un paragone calcistico, il nuovo amministratore delegato, Luca De Meo, ha sostanzialmente modificato lo schema: ''L’azienda ha bisogno di cambiare il proprio ‘modulo di gioco’ – ha detto l’ex capo della Seat – e passare dalla ricerca dei volumi (perseguita in passato con Ghosn, ndr) alla ricerca di valore e redditività''. E ciò necessita di ''un’organizzazione focalizzata su quattro forti marchi e grandi funzioni trasversali'' che secondo De Meo consentirebbe ''di lavorare in modo più semplice, più orientato ai mercati e ai clienti, con uno spirito di squadra, per andare alla ricerca del miglior risultato possibile. Questa è una leva fondamentale per la ripresa del Gruppo'', ha chiosato il manager italiano.
Chi dirige cosa. A guidare la business unit della Renault ci sarà lo stesso Luca De Meo; Denis Le Volt, direttore Regioni, Commercio e Marketing del gruppo sarà a capo del brand Dacia; Cyril Abiteboul, attuale direttore generale di Renault Sport Racing, dirigerà l’Alpine, il cui futuro pareva incerto dopo la conferma della conversione dell’impianto di Dieppe al termine del ciclo vita della A110; infine, l’ex amministratore delegato ad interim e attuale vicedirettore generale e direttore finanziario del gruppo, Clotilde Delbos, sarà al timone dell’unità operativa Nove Mobilità.
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