Il gruppo Stellantis chiude una delle tante vertenze ancora aperte: l’impianto Vauxhall di Ellesmere Port evita la chiusura grazie a un progetto di riconversione nella produzione di veicoli commerciali leggeri a batteria e a un investimento di 100 milioni di sterline (117 milioni di euro al cambio attuale).
I nuovi modelli. Ellesmere Port, che attualmente impiega poco più di 800 dipendenti (il massimo è stato raggiunto circa 50 anni fa con quasi 12 mila operai) sarà così il primo impianto del costruttore euro-americano a produrre, già entro la fine del prossimo anno, veicoli commerciali leggeri nelle versioni per il trasporto merci e passeggeri: le linee, infatti, assembleranno i modelli Citroën e-Berlingo, Opel Combo-e, Peugeot e-Partner e Vauxhall Combo-e, oltre alle varianti Citroën e-Berlingo, Opel Combo-e Life, Peugeot e-Rifter e Vauxhall Combo-e Life. Spinti da un motore da 100 kW (136 CV), alimentato da una batteria agli ioni di litio da 50 kWh, promettono un’autonomia di 280 chilometri nel ciclo Wltp. Le attività manifatturiere, la cui continuazione a Ellesmere è stata messa in dubbio dalla Brexit e dalla decisione di porre fine alla produzione dell’Opel Astra, saranno rivolte a soddisfare tanto il mercato interno quanto le esportazioni.
Il sostegno istituzionale. La decisione di produrre veicoli elettrici nello stabilimento inglese "rappresenta un ulteriore passo per seguire la decisione del governo britannico di cessare la vendita di veicoli a benzina e diesel a partire dal 2030”, ha spiegato Stellantis, aggiungendo che l’investimento "sfrutterà le azioni volte al miglioramento delle prestazioni, rese possibili grazie al processo di collaborazione che vede protagonisti l’azienda, il sindacato Unite e la volontà dei dipendenti di trasformare l’impianto in cui operano". "Inoltre - prosegue il costruttore - la ferma volontà di Stellantis di assicurare un futuro sostenibile a Ellesmere Port ha ricevuto il pieno sostegno del governo britannico, del consiglio dell’autorità combinata del Cheshire West e Chester, del partenariato di imprese locali del Cheshire e Warrington e del Chester College". "La decisione odierna non solo rafforzerà Ellesmere Port verso un futuro sostenibile, ma garantirà migliaia di posti di lavoro in tutta la regione nella catena di approvvigionamento", ha aggiunto Kwasi Kwarteng, Segretario di Stato per le Imprese, l'Energia e la Strategia Industriale. "In questa corsa globale per garantire la produzione di veicoli elettrici, siamo orgogliosi di supportare il settore automobilistico britannico in questa transizione cruciale mentre lavoriamo per ripartire e ricostruire”.
La riconversione. "Questo investimento di 100 milioni di sterline dimostra il nostro impegno a favore della Gran Bretagna e di Ellesmere Port", ha sottolineato l’amministratore di Stellantis delegato Carlos Tavares. "Dal 1903 Vauxhall produce veicoli in Gran Bretagna e continueremo a farlo". Ora l’impianto sarà sottoposto a una serie di lavori per adeguare le strutture alle nuove produzioni: sarà realizzata una nuova carrozzeria, sarà potenziata l’intera linea di assemblaggio, saranno ridotte le dimensioni complessive dello stabilimento e sarà creata una catena di montaggio per i pacchi batteria. Inoltre sono previste ulteriori misure a favore di un percorso che garantisca la neutralità carbonica entro la metà di questo decennio: l’obiettivo è raggiungere l’autosufficienza energetica anche grazie all’avvio dei lavori per la realizzazione di parchi solari ed eolici. Stellantis, inoltre, ha intenzione di valutare un ulteriore investimento nello stabilimento di Ellesmere Port per la creazione di un nuovo centro di distribuzione ricambi per il Regno Unito.
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