Negli ultimi anni, la Cupra, grazie al lancio di diverse novità e alla forte crescita delle vendite, ha messo in secondo piano la Seat, scatenando speculazioni su un progressivo ridimensionamento del marchio catalano. In realtà, superato l'attuale momento delicato che ha spinto il gruppo Volkswagen a privilegiare i brand a maggior redditività nell'assegnazione delle forniture di semiconduttori, a Wolfsburg c'è tutta l'intenzione di garantire un futuro alla Seat. Ne è convinto anche l'amministratore delegato Wayne Griffiths. "La Cupra non ucciderà la Seat, anzi, le vogliamo dare un futuro", ha assicurato il manager britannico nel corso di un colloquio concesso a Quattroruote a margine del primo Gran Premio di Formula E a Città del Messico.
Futuro garantito. "All'interno del gruppo Volkswagen, non ci sono piani di ridimensionamento della Seat", ha rimarcato Griffiths, che non si è voluto sbilanciare più di tanto sul fronte di possibili novità di prodotto, ma ha comunque garantito che il marchio catalano "continuerà a investire nella produzione di vetture termiche e di ibride plug-in e porterà avanti il suo impegno nelle soluzione per la micro-mobilità insieme a Seat Mo". A tal proposito, quest'anno saranno lanciati due nuovi e-Scooter: il Mo 125 Performance e una nuova versione del Mo 50.
Un piano multi-miliardario. D'altro canto, la Volkswagen ha assegnato a Martorell la responsabilità di progetti di particolare rilevanza. "Il più importante trascende la marca e avrà riflessi sull'intera industria automobilistica spagnola: parliamo di investimenti per 10 miliardi di euro sulla filiera locale delle quattro ruote", ha ricordato Griffiths. "Si tratta di una grande iniziativa: non elettrifichiamo solo le auto, ma anche i due maggiori impianti di assemblaggio della Spagna: Martorell e Pamplona. Inoltre, avremo una fabbrica di batterie a Sagunto. Senza questi investimenti, non ci sarebbe stato un futuro per la Seat e per l'industria automotive del Paese".
UrbanRebel e le altre. Gli investimenti serviranno a preparare le strutture alla produzione delle piccole elettriche per i vari marchi del gruppo tedesco. A tal proposito, Griffiths ha fornito alcuni dettagli, tra cui la conferma di due versioni per la futura Volkswagen ID.2: "La piattaforma per le piccole EV del gruppo Volkswagen, del cui sviluppo noi (Seat-Cupra, ndr) abbiamo la responsabilità, consente a ogni marchio di fare qualcosa di speciale. Il brand VW farà due varianti mentre noi ci focalizzeremo solo su una e quindi non ci sono piani per una variante Cupra a ruote alte". Dunque, Martorell sfornerà le due VW ID.2 e la Cupra UrbanRebel, mentre la sorella a marchio Skoda è stata assegnata all'impianto di Pamplona.

Il presente di Cupra. Proprio la UrbanRebel rappresenta uno dei capisaldi delle strategie di espansione della Cupra, già oggi uno dei marchi a maggior crescita nel panorama europeo. Le strategie di ottimizzazione delle forniture di semiconduttori hanno consentito al brand di chiudere il 2022 con un aumento delle vendite del 92,7% a 152.900 unità (97.600 sono Formentor), di compensare il declino della Seat (-40,5% a 232.700) e, quindi, di limitare le perdite della Casa di Martorell a -18,1%. Tuttavia, secondo Griffiths, i due marchi spagnoli "avrebbero anche potuto vendere di più" senza la carenza di chip.
Il futuro del nuovo marchio. A ogni modo, i prossimi mesi vedranno ancora protagonista la Cupra, con la Tavascan, la Terramar e, ovviamente, la UrbanRebel. "Abbiamo tante nuove vetture che arriveranno sul mercato tra il 2024 e il 2025. E poi ci saranno anche i facelift della Formentor e della Leon. Siamo veramente molto impegnati e occupati sul fronte dell'engineering e del design perchè il grosso del lavoro deve ancora venire", ha sostenuto il manager britannico, manifestando la propria convinzione sulla possibilità che i "nuovi prodotti consentano di sfruttare ancora di più il potenziale" dell'intera Seat.
L'impegno nel motorsport. Non poteva, infine, mancare un passaggio sullo sbarco in Formula E e sulle relative aspettative. "Penso che abbiamo molto da imparare. Siamo solo all'inizio di un percorso di lungo termine, non certo di breve", ha spiegato Griffiths, sottolineando alcune caratteristiche del circus 'elettrico': "Ci sono grandi marchi come Audi, Porsche o Jaguar e quindi molta competizione. Inoltre, ritengo sia un format in grado di generare un grande entusiasmo tra gli appassionati, ancor di più tra i giovani. E poi si corre al centro delle città. Insomma è una competizione elettrica e di intrattenimento che si adatta benissimo al marchio Cupra".
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