Nel G7 Clima, Energia e Ambiente tenutosi il 15 e 16 aprile a Sapporo, in Giappone, si è discusso anche di decarbonizzazione dell’auto. E si è tornato a parlare di biocarburanti, "bandiera" dell’Italia nel dibattito con l’Europa sulla gestione della transizione. Dopo le smentite su una possibile trattativa per aprire all’uso di tali soluzioni dopo il 2035 - come fatto per gli e-fuel su richiesta della Germania - il nostro Paese, rappresentato dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto, registra il riconoscimento dell’importanza del ruolo dei biocarburanti nel raggiungimento degli obiettivi climatici, sottolineato nel documento conclusivo del vertice.
Come gli e-fuel. "Ognuno di noi", si legge nel testo finale, "è impegnato a perseguire politiche e investimenti per garantire che i nostri sforzi per decarbonizzare la nostra flotta di veicoli siano in linea con le traiettorie necessarie per mantenere un aumento della temperatura di 1,5 gradi a portata di mano e sono coerenti con l'integrità ambientale e climatica In questo contesto evidenziamo le varie azioni che ognuno di noi sta intraprendendo per decarbonizzare la nostra flotta di veicoli, comprese le politiche nazionali progettate per raggiungere il 100% o la massiccia penetrazione delle vendite di veicoli leggeri (LDV) come ZEV entro il 2035 e al di là; raggiungere il 100% di veicoli elettrificati nelle vendite di autovetture nuove entro il 2035; promuovere le infrastrutture associate e combustibili sostenibili a emissioni zero, compresi i combustibili biologici e sintetici sostenibili. Prendiamo atto delle opportunità offerte da queste politiche per contribuire a un settore stradale altamente decarbonizzato, compreso il progresso verso una quota di oltre il 50% di LDV a emissioni zero venduti a livello globale entro il 2030". I biocarburanti, di cui l’Italia è un produttore, vengono così associati agli e-fuel tra le opportunità per decarbonizzare il settore dell’automobile. Tutto ciò sebbene i biofuel – a differenza dei carburanti sintetici – non siano stati riconosciuti come combustibili neutri nel regolamento sullo stop dal 2035 per le nuove auto a benzina e a gasolio.
Picchetto: "Riaprire il dialogo con l'Europa". In una nota ufficiale, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, si esprime positivamente sull'esito del vertice: "Siamo molto soddisfatti del forte allineamento tra i Paesi nell'accelerare la transizione verso sistemi a emissioni nette nulle, garantendo la necessaria sicurezza delle infrastrutture e la promozione degli investimenti in filiere innovative, tra cui l'idrogeno. Altro punto voluto dall'Italia", ha aggiunto Picchetto", è il riconoscimento di percorsi che valorizzano la specificità dei diversi Paesi, incluso, in Italia, l'utilizzo dei biocarburanti sostenibili, verso l'ambizioso obiettivo di decarbonizzare i settori più difficili". In una dichiarazione all’Ansa, lo stesso ministro ha poi auspicato una riapertura delle trattative con l’Ue su questa tecnologia: "Credo che già da domani occorra far ripartire il dialogo con i Paesi europei per arrivare con dati scientifici certi alle soluzioni migliori: i biocarburanti potranno sostituire benzina e diesel e mantenere viva l’industria dell’automobile italiana".
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