Stellantis ha chiuso il primo trimestre con una contraziona doppia cifra dei principali indicatori commerciali. Il fatturato è sceso del 12% a 41,7 miliardi di euro, mentre le consegne hanno subito una flessione del 10% a 1,335 milioni di unità. Il gruppo guidato da Carlos Tavares, che ha comunque riscontrato una crescita dell'8% per le Bev e del 13% per i cosiddetti Lev (i commerciali leggeri a batteria), ha giustificato i risultati negativi con una serie di fattori: sui ricavi hanno pesato non solo i minori volumi, ma anche cambi e mix sfavorevoli, solo in parte compensati da prezzi stabili, mentre le vendite sono state influenzate dalle "azioni sulla produzione" e dalla "gestione dello stock in preparazione dell’arrivo dei nuovi prodotti nel secondo semestre 2024". Inoltre, il confronto è con un "primo trimestre 2023 in cui le consegne erano cresciute per la ricostituzione delle scorte presso la rete dopo un periodo prolungato di limitazioni nelle forniture".
Le regioni. "Mentre il confronto anno su anno delle consegne e ricavi netti del primo trimestre 2024 risulta difficoltoso per la transizione verso il nostro portafoglio prodotti di nuova generazione basato sulle nuove piattaforme, abbiamo conseguito un netto miglioramento nelle dinamiche commerciali con le vendite ai clienti finali maggiori rispetto alle consegne alla rete", aggiunge il direttore finanziario Natalie Knight. "Stiamo riducendo le scorte per rafforzare i nostri prezzi già solidi in termini relativi in vista del lancio di prodotti nuovi o mid-cycle quest’anno nelle regioni chiave". A tal proposito, è forte il calo in Nord America (-20% le consegne, -15% i ricavi) e in Europa (-6% e -13%), mentre l'area Medio Oriente e Africa ha visto una crescita del 42% dei volumi e del 24% del fatturato. Scendono anche il Sud America (-7% e -2%) e la Maserati, che ha pagato i risultati commerciali di Grecale e Levante sul mercato nordamericano e ha così visto le consegne flettere del 61% a 3.300 e il ricavi del 5% a 313 milioni.
Le prospettive. Knight ricorda quindi l'introduzione sul mercato di "quattro nuovi modelli nel primo trimestre 2024 a valere sul piano che prevede per quest’anno il lancio di 25 vetture". Tra questi sono incluse 18 varianti elettriche che pongono le "basi per un marcato miglioramento della crescita e della redditività nella seconda metà dell’anno". Ecco perché il gruppo, prevedendo anche un "contesto" favorevole per l'andamento del fatturato, ribadisce l'impegno a raggiungere un margine operativo rettificato a doppia cifra nell'intero 2024 e per "un flusso di cassa industriale netto positivo nonostante le incertezze macroeconomiche".
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