La Foxconn potrebbe salvare una delle fabbriche giapponesi della Nissan a maggior rischio di chiusura. Secondo indiscrezioni lanciate dalla testata Nikkei, la Casa di Yokohama sarebbe in trattative per consentire alla multinazionale taiwanese di utilizzare l'impianto di Oppama per produrre veicoli elettrici.
Impianto a rischio. Lo stabilimento di Oppama, insieme a quello di Shonan, sarebbe finito nell'elenco dei siti che la Nissan intende dismettere nel quadro di una più ampia riorganizzazione delle attività industriali: la Casa punta a ridurre da 17 a 10 gli impianti attivi per tagliare i costi e ottenere i risparmi necessari per rimettere in carreggiata i conti aziendali. La chiusura di Oppama avrebbe, tra l'altro, una valenza storica: non è solo uno degli impianti nella prefettura di Kanagawa, dove l'azienda ha la sua sede (nel capoluogo Yokohama), ma è anche uno dei siti bandiera per la Nissan, come Mirafiori per la Fiat o Wolfsburg per la Volkswagen, ed è stato tra i primi al mondo a sfornare auto elettriche. L'ingresso della Foxconn, che tra l'altro ha da poco sottoscritto un accordo di collaborazione con la Mitsubishi, potrebbe evitare la sua chiusura e, soprattutto, alleviare l'impatto della ristrutturazione su dipendenti e fornitori, ma per ora non vi è nulla di certo. La Nissan si è limitata affermare che le indiscrezioni del Nikkei non sono basate su informazioni diffuse dalla Casa, mentre la Foxconn ha preferito non rispondere alle richieste di commento di altre testate come la Reuters.
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