Il merging tra la Tesla e SolarCity sarà votato dagli azionisti il prossimo 17 novembre: la data è stata comunicata oggi dalle due aziende, destinate a fondersi per diventare un fornitore di energia a tutto tondo.
Passaggio decisivo. Nonostante le sette cause depositate contro l'operazione, nel giro di un mese l'acquisizione da 2,6 miliardi arriverà al dunque: Elon Musk dovrà dimostrare agli azionisti che la fusione è la strada giusta per la Tesla e per lo stesso produttore di pannelli fotovoltaici, fondato dai cugini dell'imprenditore e appesantito da debiti per circa 3 miliardi di dollari. Per essere ancora più convincente, il ceo anticiperà ulteriori dettagli sul piano finanziario, attesi il 1° novembre.
Il futuro di Palo Alto. Musk ha già confermato che non avrà bisogno di aumenti di capitale per sostenere la fusione, almeno fino alla fine dell'anno: poi, nel 2017, l'operazione sarà inevitabile, non solo per rilanciare SolarCity, ma anche per completare la Gigafactory e produrre la Model 3. Nei piani di Musk, la "Tesla 2.0" dovrà offrire eco-soluzioni ad ampio raggio, permettendo alla clientela di creare un ecosistema domestico indipendente dalla rete, grazie all'integrazione del fotovoltaico, delle batterie per gli edifici e dell'auto elettrica. La presentazione del prossimo 28 ottobre dovrebbe parlare proprio di questo, introducendo la seconda generazione dell'accumulatore Powerwall, un nuovo caricatore e un tetto solare sviluppato ad hoc. D.C.
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