Il Gruppo FCA, nel secondo trimestre del 2017, ha ottenuto un utile superiore del 260% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, per un controvalore di 1,155 miliardi di euro, il più alto dal 2011 (+125% a 1,796 miliardi sui primi sei mesi).
Margine record. Il costruttore, nel trimestre, ha anche raggiunto un livello record di margine operativo (6,7%) con crescita in tutti i segmenti e performance da primato nella regione Nafta (8,4%) e per il marchio Maserati, passato in un anno dal 6,2% al 14,2%. Il titolo, tuttavia, non ha capitalizzato gli annunci a Piazza Affari: poco dopo le 14 le azioni Fiat Chrysler risultavano in leggera flessione (-0,2%), un andamento che è specchio della preoccupazione dei mercati per la lenta riduzione dell'indebitamento netto.
Delude il lento calo dell'indebitamento. Il suo valore, in effetti, è sceso dai 5,1 miliardi dell'anno scorso ai 4,2 attuali: il consensus, basato su sette diverse previsioni, era tra i 3,65 e i 4,07 miliardi. Nel frattempo, anche la liquidità netta disponibile si è ridotta, passando da 21,6 a 20 miliardi, soprattutto in virtù del movimento programmato di 1,4 miliardi per la riduzione del debito lordo.
Obiettivi confermati, stabili i ricavi. Il costruttore, che ha confermato la guidance per l'anno in corso (fatturato tra i 115 e i 120 miliardi, Ebit rettificato oltre i 7 miliardi, utile netto rettificato oltre i 3 miliardi, indebitamento industriale netto sotto i 2,5), ha registrato ricavi stabili (27,925 miliardi contro i 27,893 del Q2 2016), frutto di un andamento delle vendite leggermente negativo.
Le consegne per regione. Le consegne si sono fermate a 1,225 milioni di unità (-1%), portando di fatto in pareggio il conto del semestre (2,37 milioni, contro i 2,364 precedenti): se la regione nordamericana ha accusato l'uscita di scena di Chrysler 200, Dodge Dart e Jeep Patriot (-14%, a 576 mila unità), la nuova Compass ha dato forte impulso ai volumi in America Latina (+18% a 132 mila unità). Buoni anche i risultati in Asia-Pacifico (+43%, a 80 mila auto) ed Europa (+8%, a 395 mila unità), grazie soprattutto alle novità Alfa Romeo e alla famiglia Fiat Tipo.
Maserati sempre più in alto. Quelle che spiccano maggiormente, tra i marchi, sono le performance della Maserati, che grazie alla Levante ha praticamente raddoppiato le consegne (+91%, a 13.200 unità). La spinta commerciale, forte su tutti i principali mercati (Europa +93%, Cina +146%, Nordamerica +50%), ha dato un forte impulso ai ricavi netti (+85% a 1,07 miliardi).
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