La Faraday Future ha appena firmato un contratto di affitto per la sua prima fabbrica, un ex stabilimento della Pirelli: la notizia arriva qualche settimana dopo l’annuncio della sospensione definitiva del progetto dello stabilimento di Las Vegas, per cui era stato previsto un investimento da un miliardo di dollari. Questa scelta, oltre che per ragioni economiche, è stata fatta per accelerare la produzione della FF91, la Suv elettrica a guida autonoma che ambisce a fare concorrenza alla Tesla.
L'ex fabbrica della Pirelli. Nelle scorse settimane, la startup si è messa alla ricerca di zone nelle quali fosse possibile aprire un impianto produttivo: tra queste è stata individuata l'ex fabbrica Pirelli situata nella città di Hanford (a una cinquantina di chilometri a sud di Fresno), in California. Lo stabilimento, chiuso nel 2000, è stato già ribattezzato Sequoia Plant per la vicinanza all'omonimo parco nazionale: tuttavia, l'inizio della produzione è ancora decisamente lontano.
Col pennello in mano. Gli uomini della startup non hanno perso tempo e negli scorsi giorni sono iniziati i preparativi per l’allestimento delle linee produttive, a partire dalla pulizia e dalla tinteggiatura delle varie aree. All'attività hanno partecipato praticamente tutti i dipendenti dell’azienda, compreso il nuovo capo della tecnica Ulrich Kranz: l’ex BMW è stato avvistato all’interno della struttura mentre dipingeva alcune pareti.
Su strada entro il 2018. Il lancio sul mercato della FF91, la prima auto del costruttore, sarebbe fissato alla fine del prossimo anno, ma alcuni scogli potrebbero allungare le tempistiche. In primis, la Faraday soffre per la sostanziale assenza di capitali: dopo i problemi economici avuti dal finanziatore Jia Yueting, il costruttore ha continuato a cercare nuovi investitori con l’obiettivo di raccogliere almeno un miliardo di dollari. Alcuni di essi si sono dichiarati pronti a credere nel progetto, ma solo dopo aver ricevuto conferme sull'apertura della fabbrica.
Novità al vertice. In attesa della nomina di un nuovo ceo, l’attuale chief financial officer Stefan Krause rivestirà anche il ruolo di chief operating officer. Il direttore operativo si occuperà del marketing e gestirà tutte le operazioni del marchio. Un’altra nomina di rilievo riguarda lo stesso Jia Yueting: per la prima volta, il miliardario cinese assumerà un ruolo ufficiale all’interno dell’azienda, diventando presidente del comitato esecutivo globale della società.
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