L'Italia sta dando notevoli soddisfazioni alla MG: per il marchio anglo-cinese, di proprietà del gruppo Saic, il nostro mercato è già il più importante a livello europeo. Il primato, però, non basta: il costruttore intende aumentare ulteriormente la sua quota, anche grazie al lancio di altri modelli tra cui le varianti a benzina della MG3 e della nuova ZS.
L'espansione. L'obiettivo, come detto, è proseguire lungo un percorso caratterizzato da tassi di crescita a doppia cifra. L'anno scorso, in Italia, la MG ha venduto 40.208 vetture, registrando un miglioramento del 33% rispetto al 2023 e raggiungendo una quota del 2,6% (3% nel solo canale dei privati). I numeri del primo trimestre indicano un'ulteriore accelerazione, con 15.438 unità vendute, un aumento del 55% e una penetrazione al 3,5%, ma i vertici della filiale italiana, guidati dal country nanager Andrea Bartolomeo, parlano di un "trend positivo proseguito anche in aprile, iniziato sotto i migliori auspici".
La strategia. Le performance sono sostenute da una strategia incardinata su una "grande flessibilità e velocità" di risposta alle richieste del mercato. In tale quadro rientra la decisione di lanciare le versioni a benzina di MG3 e ZS: i due modelli, con cui la MG ha lanciato la tecnologia Hybrid+, si completano ora con una "soluzione tradizionale, ancora molto richiesta nel nostro mercato". Questa capacità di adattamento ha permesso al brand di "bruciare le tappe e raggiungere in poco più di quattro anni un circolante di quasi centomila vetture" e anche di scalare le classifiche di vendita: la MG è al decimo posto della graduatoria dei marchi più popolari nel primo trimestre proprio grazie alla ZS (tra le prime cinque nel segmento delle B-Suv endotermiche e seconda tra le B-Suv ibride), alla MG3 (seconda tra le compatte ibride) e alla HS (nella top 5 delle C-Suv termiche). "Abbiamo ascoltato il mercato e allo stesso tempo avuto il supporto prezioso della nostra Casa madre, che ha capito le peculiarità del cliente italiano e supportato tempestivamente le nostre richieste", spiega Bartolomeo.

MG3 e ZS a benzina. Per quanto riguarda la ZS, l'offerta si arricchisce con un nuovo motore a benzina 4 cilindri a iniezione diretta di 1.5 litri, 115 CV e 148 Nm di coppia. I consumi dichiarati sono di 6,5 l/100 km nel ciclo Wltp, per emissioni di CO2 pari a 145 g/100 km. Ovviamente, le caratteristiche estetiche della vettura e i contenuti sono gli stessi della versione Hybrid+, ma gli allestimenti diventano due: Standard e Comfort. Decisamente competitivi i listini, a dimostrazione di come il fattore prezzo giochi un ruolo centrale nel determinare le sorti della MG sul nostro mercato. Il prezzo della nuova MG ZS a benzina è di 20.490 euro per l’allestimento Standard e 22.490 per il Comfort. Per la MG3, invece, si parte rispettivamente da 16.990 euro e da 18.490 euro. Il lancio delle nuove versioni sarà accompagnato da una specifica promozione (grazie a MG bonus e al finanziamento MG Boost il prezzo può ridursi di 2.000 euro) e dall'introduzione di "Fifty-Fifty", un finanziamento con un anticipo del 50% dell’importo totale e due anni senza rate e interessi: al termine del biennio, il cliente è libero di scegliere se saldare il restante 50%, restituire senza alcun impegno la vettura o procedere con un nuovo acquisto. La nuova offerta, unita alla conferma della garanzia di 7 anni/150.000km su tutta la gamma, farà leva sull'espansione della rete: oggi, quest'ultima conta oltre 60 concessionari e 130 punti vendita, ma per fine anno la MG intende arrivare a 150 saloni (70 concessionari) e coprire il 96% del territorio.
La fabbrica europea e i prossimi modelli. La MG ha altra carne al fuoco, in particolare per sostenere la presenza in un mercato come quello europeo diventato già il più importante al di fuori della Cina (nel 2024 le vendite sono state 240 mila, per una quota dell'1,9%, che sale al 3,5% nelle Bev). Bartolomeo ha affrontato il tema di un possibile insediamento industriale nel Vecchio Continente, sottolineando come la decisione dipenda molto dalla questione dei dazi europei sulle elettriche cinesi (su Saic grava un'aliquota aggiuntiva del 35,3%): "Prima di fare ogni forma di riflessione, bisogna valutare le conseguenze delle tariffe", ha detto il manager. "Di certo, se queste dovessero prendere consistenza potremmo immaginare anche l’apertura di un impianto". Per ora non si da dove, ma l'Ungheria potrebbe essere tra i Paesi più accreditati, anche se indiscrezioni di stampa danno anche la Turchia in prima fila. La decisione è comunque dietro l'angolo. Bartolomeo ha previsto un annuncio entro la fine del terzo trimestre. Nel mentre si procederà con un serrato lancio di nuovi modelli: entro giugno arriverà la variante full hybrid della HS, in estate due elettriche, tra cui la S5, e nel quarto trimestre una variante più compatta della MG4.
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