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Arval Consulting
Quattro punti per affrontare la crisi

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Bussola Arval in un settore automotive in tumulto, come dice lo stesso noleggiatore nel comunicato stampa che rilancia la sua iniziativa "The journey goes on", proposta nel 2020, dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19, per permettere alle aziende di facilitare il ritorno dei collaboratori negli uffici, grazie a delle nuove soluzioni di mobilità flessibili e sicure. Ora arriva la seconda "puntata" che Arval, con la divisione Consulting, propone alla sua platea di clienti, ovvero eminentemente le aziende, per lenire il rialzo dei prezzi, la carenza di semiconduttori e l’allungamento dei tempi di consegna dei nuovi veicoli, che vanno ad impattare i conti societari. "Dopo le difficoltà legate alla pandemia, il nostro settore è di nuovo alle prese con un contesto imprevedibile scosso da diverse sfide da affrontare. La carenza di semiconduttori è senza dubbio una delle più manifeste. Il nostro lavoro di analisi, di consulenza e di accompagnamento verso i nostri clienti ci mostra come, al di là delle sfide, ci siano anche delle concrete opportunità in termini di ottimizzazione dei costi e di accelerazione della transizione energetica", dice Shams-Dine El Mouden, International Arval Consulting Director, che lancia quattro punti strategici da adottare per gestire al meglio lo scenario attuale, ovvero avviare il processo di ordine di un nuovo veicolo con largo anticipo; riconsiderare la strategia di approvvigionamento, aprendo a nuovi marchi (leggasi brand cinesi) ed elettrificando la flotta (leggasi, in parte, ancora brand cinesi); monitorare i costi di gestione della flotta al fine di aiutare i propri clienti a controllare al meglio il tco; ottimizzare la gestione della flotta attraverso la connettività.

Nuove strategie. Se sull'anticipare da parte delle aziende gli ordini di auto nuove è palese, visto gli allungamenti dei tempi di consegna, Arval sottolinea anche come sia più facile programmare gli ordini adottando car list con auto meno "tecnologiche" e, dall’altro lato, elettriche; Arval Consulting infatti sostiene che nel Q1 del 2020 i tempi di consegna di un veicolo elettrico erano in media del 40% in più rispetto a un veicolo a benzina o diesel, ma nel Q3 del 2021 tale percentuale si è ridotta del 15%, malgrado questi mezzi adottino le tecnologie più avanzate. Il noleggiatore di casa Bnp Paribas sottolinea poi come la sua natura multimarca e multinazionale aiuta ad allargare la platea di costruttori da cui prendere i propri veicoli, basandosi principalmente sui dati, ovvero sull’analisi del tco e sulle modalità d'uso degli stessi, e meno sull'appeal - vero o presunto – dei brand. Il tutto grazie all'utilizzo della telematica, utile anche a definire con precisione i bisogni reali di una flotta in termini di motorizzazioni e soluzioni di mobilità dolce, permettendo anche il calcolo dell’impatto ambientale. "Due anni fa, con 'The Journey Goes On #1', Arval aveva lanciato un'offerta completa progettata per la fase di post lockdown, per supportare i clienti ad affrontare gli effetti della pandemia e aiutarli a riavviare la propria attività" afferma Massimiliano Abriola, Head Of Strategy, Consulting & Arval Mobility Observatory. "Con 'The Journey Goes On #2', ribadiamo quello che è da sempre il nostro obiettivo principale: stare accanto ai nostri clienti fornendo soluzioni concrete ed efficaci per supportare il loro business e assicurare le più idonee soluzioni di mobilità".

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