Opel Manta
Primo sguardo alla GSe ElektroMod

La Opel Manta è rinata elettrica. La casa tedesca lo aveva già annunciato tempo fa. Ora ha distribuito un set di foto ufficiali, che potete vedere nella nostra gallery, e alcune caratteristiche dell’auto che nei prossimi mesi verrà realizzata in tiratura limitata. La Manta GSe ElektroMOD mantiene le suggestioni visive del modello storico, le condisce con tocchi di contemporaneità, di cui il frontale con la mascherina Vizor è il compendio (ma proprio la griglia della Manta storica, del Vizor, era stata la musa ispiratrice), e soprattutto si presenta come la Manta più potente mai uscita dagli stabilimenti di Rüsselsheim. Nel cofano, al posto del quattro cilindri endotermico da 105 cavalli dell’edizione del 1974-75 in versione GT/E, c’è un motore elettrico che ne eroga 147. E che, soprattutto, sviluppa 255 Nm di coppia ed è abbinato a un cambio manuale con trazione posteriore.

Taglio agile. Va bene, però – obietterete - peserà sensibilmente di più. Non lo sappiamo, perché la Opel non ha detto dove si fermi l’ago della bilancia. Però sappiamo che è stata scelta una batteria medio-piccola, 31 kWh con caricatore di bordo da 9 kW (la Corsa-e, tanto per restare in casa Opel, ha un taglio da 50 kWh), che impatterà in proporzione sulla massa del veicolo. Il trade-off naturalmente è un’autonomia non da record: la Casa dichiara attorno ai 200 km. Del resto, lo spirito di quest’auto non è quello di farci lunghi viaggi: la ElektroMOD non segue la logica della praticità, ma quella del gioco, dello stile, unendo la seduzione delle forme classiche a elementi di modernità e a una sensibilità da nerd, per l’anima elettrica e per quella digitale.

Anni Settanta. L’abitacolo di questa riedizione della Manta è dominato da due schermi touch da 12 e da 10 pollici, orientati verso il guidatore e affiancati a formare l’Opel Pure Panel che ritroviamo anche sulla nuova Mokka, con tutte le tecnologie di interfaccia e di connettività che ci si aspetterebbero su una vettura contemporanea. Qui però il richiamo all’estetica degli anni Settanta è molto vivo, a cominciare dalle forme geometriche, dai rivestimenti di Alcantara e dal volante a tre razze Petri rielaborato da Opel, mentre il suono si diffonde attraverso un box Bluetooth del mitico marchio di amplificatori Marshall. I sedili sportivi, con livrea nero-gialla, sono quelli sviluppati per la Adam S e offrono, ovviamente, un sostegno laterale assai superiore a quello delle poltrone della Manta originaria.

Mix originale. Anche gli esterni sono dominati da un originale miscuglio di linee classiche e trattamenti delle superfici moderni, il tutto condito, come avviene negli interni, con spunti tecnologici avanzati. Come il Pixel-Vizor, che non è una semplice mascherina, ma un vero e proprio schermo digitale capace di comunicare messaggi all’esterno. Esempio? Frasi dallo humor teutonico come “Il mio cuore tedesco è stato Elektrizzato”, oppure “Sono in e-missione zero”. La tecnologia a Led naturalmente è impiegata anche per le luci diurne, per i fari anteriori e per le luci posteriori tridimensionali. Vernice giallo neon e cofano nero sono forse gli elementi più iconografici della carrozzeria, mentre i passaruota oggi ospitano cerchi di lega da 17 pollici.

Quasi una moda. Insomma, la Manta Gse ElektroMOD intercetta una tendenza diffusa, che sta forse diventando una moda per una crescente community di appassionati: quella di trasformare auto classiche in RestoMod, cioè riproposizioni più o meno ortodosse del design originale accoppiate a soluzioni tecnologiche moderne. Il marchio del blitz aveva in casa un’icona come la Manta e non se l’è lasciata sfuggire. “La grande tradizione Opel si unisce all’impegno di oggi verso una mobilità a batteria, per un futuro auspicabile e sostenibile. Tanti modelli Opel sono già elettrici, e ora si aggiunge anche la leggendaria Manta”, ha dichiarato il ceo Michael Lohscheller. Naturalmente, essendo un po’ un “gioco”, i numeri di produzione saranno conseguenti. Così come i prezzi. Ma nessuno dei due è ancora stato comunicato.