La Arese RH95 è la prima vettura a motore centrale nella storia della Carrozzeria Touring Superleggera: si tratta di un progetto nato per celebrare i 95 anni della firma italiana e darà vita ad una serie limitata di 18 esemplari personalizzati. Per essere realizzata, ogni vettura richiede circa sei mesi di lavoro partendo da una biposto donatrice, e le specifiche di ogni esemplare sono concordate con il committente. Nonostante l'unicità del prodotto, la Carrozzeria Touring è comunque pronta a fornire una garanzia di due anni su tutte le componenti modificate e la disponibilità a vita dei ricambi. Il prezzo, come spesso accade in questi casi, non è stato dichiarato.
Motore centrale, derivazione Ferrari. La denominazione ha un suo preciso significato: oltre al numero 95 che celebra l'anniversario, troviamo infatti le lettere "RH", che rimandano alle iniziali del cliente, e "Arese", nome della cittadina nell'hinterland milanese in cui giace la sede storica della Carrozzeria Touring Superleggera. Quest'ultima non ha volutamente dichiarato la derivazione della meccanica e del telaio della sua ultima creatura, ma bastano poche indicazioni per riuscire a dedurre queste informazioni: la plancia e il motore V8 da 670 CV sono infatti chiari indizi che portano a una biposto Ferrari da poco uscita dalla produzione. I 340 km/h di punta massima e 3 secondi per toccare i 100 km/h da fermo sono i dati dichiarati, mentre non è stato comunicato un valore ufficiale relativo al peso.
Lo stile. Il design è totalmente inedito e ricco di spunti originali. Nel frontale ritroviamo una mascherina simile a quella della Aero 3 e tutti gli elementi esterni sono realizzati con la fibra di carbonio. I cerchi di lega sono anch'essi dedicati espressamente a questo progetto. Le portiere con apertura ad elitra integrano un cristallo nella parte superiore, mentre il cofano posteriore, realizzato con un pezzo unico, si apre controvento e integra la presa d'aria che alimenta il propulsore. L'aerodinamica è stata completamente ripensata: spicca in particolar modo lo studio dello specchio di coda, con gli scarichi verticali, il diffusore, la sezione argentata chiusa e i Led dei fari che si inseriscono negli sfoghi d'aria. Manca un vero e proprio spoiler sulla coda, soluzione che permette di mantenere pulita ed essenziale la linea della vettura.

Com'è dentro. Gli interni risentono della derivazione Ferrari, con i satelliti dei comandi posizionati ai lati del volante, ma la console centrale è stata totalmente ripensata inserendo un grande elemento triangolare che separa il guidatore dal passeggero. Questa scelta progettuale ha imposto anche lo spostamento dei comandi della trasmissione. Quanto alle sellerie, i rivestimenti bicolore marrone e beige sono coordinati con la tinta esterna Verde Pino e le finiture di colore argento e giallo.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it