Li avevamo lasciati alla 5300 GT Corsa Revival, con la promessa di vedere, in futuro, non solo ricostruzioni di auto del passato ma anche una nuova Bizzarrini: una supercar nata dal foglio bianco che rilanciasse definitivamente il marchio italiano (oggi di proprietà di investitori esteri) apparso sulla scena dell’automobile negli anni 60. Promessa mantenuta: quelli che vedete sono infatti i primi teaser di una supersportiva a motore centrale posteriore che dovrebbe affacciarsi sul mercato tra il 2024 e il 2025. Il nome, Giotto, è ovviamente un richiamo a colui da cui tutto è iniziato: l’ingegner Giotto Bizzarrini, ex tecnico Alfa Romeo, Ferrari, Lamborghini e Iso Rivolta, prima di mettersi a fare delle gran turismo in proprio, fondando la Bizzarrini Prototipi. Avventura, purtroppo, durata poco più di un lustro.

A spingere c'è un V12 aspirato. Le forme della supercar sono disegnate da Giorgetto Giugiaro insieme con il figlio Fabrizio: non un caso, visto che proprio il designer cuneese contribuì, negli anni Sessanta, a definire lo stile della 5300 GT Strada, la più famosa creazione (in serie molto limitata) di Bizzarrini. Fari a Led molto sottili, grandi prese d’aria e uno stemma vintage (uguale a quello della 5300 GT) caratterizzano il frontale della Giotto, vettura forgiata facendo ampio ricorso alla fibra di carbonio per la carrozzeria. L’azienda fornirà ulteriori dettagli sul progetto nei prossimi mesi, ma ha già annunciato che, per la propulsione, ricorrerà a un V12 aspirato (ancora una volta in omaggio al lavoro di Giotto Bizzarrini, che in Lamborghini contribuì allo sviluppo di questo tipo di motore) abbinato a un cambio doppia frizione a otto rapporti.

Sportiva in purezza. Lo sviluppo del gruppo propulsore, così come tutti gli aspetti ingegneristici della Giotto, saranno supervisionati da Chris Porritt, ex Aston Martin, Tesla e Rimac, da poco nominato cto della Bizzarrini. “Per la Giotto abbiamo una visione molto chiara – dice Porritt -. Abbiamo scelto di non inseguire tempi in accelerazione o record sul giro, ma di sviluppare un'auto che piaccia a quei conducenti esperti che cercano purezza, autenticità e qualcosa di raro”. L'acquolina in bocca sale. I test inizieranno nel 2024.
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