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Nuovi Modelli

Porsche Panamera
La terza generazione punta sull'ibrido

Mirco Magni da Lipsia (Germania), Mirco Magni

Quattordici anni dopo il suo debutto, la Porsche Panamera entra nella sua terza generazione. E lo fa confermando tutti i dettagli che l’hanno resa un punto di riferimento nel mondo delle ammiraglie sportive, a partire dal look. Che riprende le linee della seconda serie, evolvendone i tratti soprattutto a livello del frontale, dove si nota qualche accenno di 911. Per il resto, lusso e tecnologia sono ai massimi livelli, così come la dinamica di guida, affinata nel tempo e ora più in forma che mai grazie a nuove soluzioni tecniche che promettono di riscrivere i paradigmi delle ammiraglie prestazionali. Per vederla su strada bisognerà aspettare fino a marzo 2024, ma i clienti possono già ordinarla in concessionaria.

IN BREVE

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Dimensioni

La taglia è la stessa di sempre, con piccole variazioni millimetriche che non hanno intaccato le proporzioni eleganti dell’ammiraglia. La terza generazione della Panamera ha una lunghezza di 5.052 mm, una larghezza di 1.937 e un’altezza di 1.423 mm, ma si caratterizza per via di una nuova linea dei finestrini pensata per rendere ancora più dinamica e muscolosa la fiancata. In più, sul retro, il lunotto non ha più una cornice visibile: ora i suoi bordi sono allineati direttamente con la carrozzeria. La cinque porte è disponibile anche in versione a passo lungo, che aggiunge una quindicina di centimetri di spazio per le gambe dei passeggeri posteriori: la Porsche Panamera Executive arriva così a misurare 5.202 mm ed è più alta di 5 mm rispetto alla sorella.

Motori: la Turbo

L’elettrificazione del marchio Porsche porta sulla nuova Panamera quattro differenti motori ibridi, tre dei quali arriveranno in un secondo momento. Al lancio è già disponibile la Panamera Turbo E-Hybrid che abbina a un V8 4.0 biturbobenzina, rivisitato rispetto a quello del modello uscente, una nuova trasmissione automatica Pdk a otto rapporti con motore elettrico da 190 CV integrato, che viene raffreddato tramite lo stesso circuito dell’olio del cambio. La potenza complessiva è di 680 CV, mentre la coppia raggiunge i 930 Nm: per lo 0-100 bastano 3,2 secondi e la velocità massima è di 315 km/h. Ad alimentare l’unità a corrente è presente una batteria da 25,9 kWh (21,8 netti) per un’autonomia in modalità EV compresa tra i 76 e i 91 km a seconda dell’allestimento. Per la ricarica non è prevista la corrente continua: di serie c’è un sistema AC da 11 kW che consente di rifornire completamente la vettura in 2 ore e 39 minuti.

Motori: i V6

I clienti possono già ordinare due versioni a sei cilindri della Panamera, con un turbobenzina di 2.9 litri da 353 CV e 500 Nm di coppia. Si tratta dello stesso V6 già presente sul modello uscente, migliorato sotto diversi aspetti – dalla pressione della sovralimentazione al sistema d’iniezione del carburante – e più potente di 23 cavalli e 50 Nm. La Porsche Panamera può così scattare da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi e toccare una velocità massima di 272 km/h, mentre la Porsche Panamera 4 completa l’accelerazione in 4,8 secondi e raggiunge i 270 km/h. Nei prossimi mesi arriveranno anche delle versioni elettrificate di questo motore, che andranno a colmare il divario con la Turbo.

Tecnica

Tra le novità di carattere tecnico più importanti portate al debutto dalla nuova Panamera c’è il Porsche Active Ride, un sistema di sospensioni attive opzionale disponibile in alternativa all’assetto pneumatico di serie (a doppia camera con doppia valvola e sistema Pasm di regolazione elettronica degli ammortizzatori). Scegliendo le sospensioni Active Ride, disponibili solo sulle versioni E-Hybrid, si può innalzare ulteriormente il livello di confort e prestazioni dell’ammiraglia: il sistema a 400 volt utilizza ammortizzatori attivi con tecnologia a doppia valvola con pompa idraulica elettrica che consente una reattività elevata e una compensazione attiva, pressoché immediata, di beccheggio e rollio. In questo caso sono previste delle molle pneumatiche monocamera e l’esperienza di guida è estremamente particolare. Per esempio, in marcia l’auto si piega leggermente verso l’interno della curva, come farebbe una moto, per compensare l’accelerazione laterale e rendere più confortevole la guida. Questa soluzione ha inoltre consentito alla Porsche di eliminare le barre antirollio, visto che la compensazione avviene direttamente tramite gli ammortizzatori, che mantengono piatto il corpo vettura anche nelle curve più veloci, così come in accelerazione e in frenata. Lo si percepisce in maniera molto evidente quando si sale a bordo, con l’auto che non si scompone nemmeno nei panic stop o cercando la massima accelerazione in partenza. L’esperienza di guida è molto particolare, con questo sistema che secondo i tecnici della Porsche consente di migliorare le prestazioni della vettura, garantendo sempre la massima aderenza a ogni singola ruota interfacciandosi con il retrotreno sterzante. In più, il Porsche Active Ride può gestire anche l’altezza da terra della vettura, abbassandola per migliorare l’efficienza nella guida ad alta velocità e alzandola di alcuni centimetri quando si parcheggia, così da facilitare l’accesso ai passeggeri.

La terza generazione punta sull'ibrido

Interni

Nell’abitacolo debutta una nuova impostazione per la plancia, che ora integra fino a tre schermi. Il quadro strumenti digitale misura 12,6”, il touch screen dell’infotainment è da 12,3” e il nuovo pannello per il passeggero ha una diagonale di 10,9”. Su quest’ultimo, che può essere utilizzato anche per gestire l’infotainment, possono essere visualizzate varie informazioni del veicolo, oltre a video in streaming. Immancabile la compatibilità del Porsche Communication Management con Android Auto e Apple CarPlay, che però fa un passo avanti consentendo un’integrazione ancora più completa con l’app MyPorsche: ora tramite l’assistente vocale Siri si possono gestire anche il climatizzatore, l’illuminazione interna e la funzione di massaggio dei sedili. Nonostante la digitalizzazione, a disposizione del guidatore ci sono ancora diversi comandi fisici, a partire dalla leva della trasmissione (by wire) riposizionata a fianco del volante per liberare spazio sul tunnel centrale, dove debutta una nuova piattaforma di ricarica wireless per smartphone con sistema di raffreddamento integrato.

La dotazione di serie

Oltre alle classiche dotazioni previste pure sul modello uscente, la nuova Panamera introduce diverse novità già a partire dalle versioni d’accesso. I fari Matrix Led sono di serie, così come il cruise control adattivo con riconoscimento della segnaletica stradale e il ParkAssist. Non mancano le sospensioni pneumatiche a doppia camera e doppia valvola, un selettore delle modalità di guida integrato nel volante, la piattaforma di ricarica wireless per smartphone con sistema di raffreddamento e un filtro per le polveri sottili con funzione di ricircolo automatico in base ai dati Gps.

La terza generazione punta sull'ibrido

Gli accessori

La lista di accessori è, come sempre, sconfinata, ma alcune novità sono degne di nota, come i nuovi fari Matrix HD da 32 mila pixel che promettono di illuminare fino a 600 metri di strada. A disposizione dei clienti ci sono anche il Remote ParkAssist, che consente di eseguire manovre di parcheggio automatizzate mentre non si è a bordo dell’auto, controllandone il funzionamento dal proprio smartphone, o il sistema Porsche InnoDrive, che oltre al cruise control adattivo include un assistente per gli incroci e il mantenimento della corsia di marcia. Disponibili anche un assistente alla sterzata e un touch screen aggiuntivo da 10,9 pollici posizionato davanti al passeggero anteriore. Per la prima volta nella storia di questo modello saranno inoltre disponibili dei cerchi monodado derivati dal mondo delle competizioni.

I prezzi

La Porsche ha già aperto gli ordini per la nuova Panamera, fissando le prime consegne per il marzo del 2024. Il listino prezzi italiano parte dai 112.182 euro della Porsche Panamera per arrivare ai 198.632 euro della Panamera Turbo E-Hybrid. Per la Panamera 4 a trazione integrale servono invece 116.431 euro. Come da tradizione Porsche, l’elenco di personalizzazioni e accessori è estremamente ampio e consente di cucirsi addosso la Panamera perfetta per le proprie esigenze.

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La one-off Panamera Turbo Sonderwunsch

Accanto alle versioni di serie della nuova ammiraglia, la Porsche ha svelato a Shanghai anche la one-off Panamera Turbo Sonderwunsch, realizzata attraverso l'omonimo programma di personalizzazione del reparto Porsche Exclusive Manufaktur. Sulla base della nuova Turbo e-Hybrid a passo lungo i tecnici e i designer sono intervenuti, per ora soltanto all'esterno, per creare un oggetto unico. La verniciatura bicolore combina il nero pastello con l'inedita colorazione Leblon Violet Metallic che contiene scaglie d'oro nel trasparente. Sono inoltre previsti gruppi ottici e cristalli oscurati mentre i terminali di scarico sono caratterizzati dalla finitura Bronzite. La personalizzazione è completata dalle stripes laterali in tinta Avium Metallic con il lettering Sonderwunsch sulle fiancate e dai cerchi monodado da 21" nel medesimo colore.

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