Dimenticato e messo da parte il design anticonvenzionale dell'ultima Toledo, un po' stramba e apprezzata in particolar modo dai tassisti di Madrid e Barcellona, che sapeva di un po' di Vel Satis (altra vettura "incompresa"), lo storico modello rinasce con un profilo decisamente più basso. Detto chiaro e tondo: una volta era il top di gamma della Seat, la berlina della middle-class spagnola e anche da esportazione; ora si ripresenta come tre volumi ben fatta, di qualità, ma per forza di cose di categoria inferiore.
S'è trasferita a Cordoba. Il posto in alto è stato occupato dalla Exeo (clone della Audi A4 della precedente generazione), mentre la nuova Toledo va a piazzarsi tra la Ibiza e la Leon. Il posto, a guardare bene, che prima era presidiato dalla Cordoba, berlinetta di 4,3 metri che da noi si è vista (poco) più che altro in versione familiare. La nuova Seat Toledo, in sostanza, è la gemella della Skoda Rapid: entrambe nascono su un pianale derivato da quello della Polo e allungato, e non a caso sono prodotte nello stesso stabilimento nella Repubblica Ceca.
Una ricetta intelligente. Detto questo, la vettura non è affatto priva di interesse. Anzi, in tempi di downsizing e di scarsa propensione alla spesa, una berlina compatta con portellone, pratica e funzionale, lunga 4,48 metri e con un passo di 2,6 metri, può avere molti estimatori. Soprattutto nei Paesi dove i tre volumi sono ancora un "must", come in molti mercati in crescita, soprattutto nell'America Latina.
La gamma. Da noi arriverà all'inizio del 2013. I prezzi non sono stati resi noti, ma dovrebbero essere competitivi: in Spagna si parte da 13.990 euro. Per l'Italia saranno disponibili da subito due motorizzazioni a benzina, 1.2 TSI da 85 o 105 CV, e il turbodiesel 1.6 TDI da 105 CV, a cui sarà affiancata, nella seconda metà del 2013, la versione da 90 CV, l'unica disponibile anche col cambio automatico Dsg a sette marce.
Com'è fatta. Linee esterne a parte, come al solito pulite e precise come Volkswagen insegna, l'abitacolo è decisamente spazioso, anche dietro, dove possono trovare posto comodamente due persone, anche di alta statura, mentre una terza inevitabilmente finisce per trovarsi stretta. Dietro, poi, si trova un baule enorme, con una capacità di ben 550 litri, regolare, profondo e dotato di retine ferma carico. Botola per gli sci e schienali reclinabili rendono la Toledo ideale per stivare i bagagli di una famiglia. Quanto ai materiali, la plancia è di plastica rigida, ben trattata, ma l'effetto generale non è comunque economico. Comandi della console e strumentazione sono in comune con altri modelli della famiglia VW, e quindi ben fatti e gradevoli, dalle rotelline delle bocchette ai vari tasti, come quelli dell'autoradio sul volante.
Come va. Abbiamo guidato la 1.2 TSI da 85 CV e la 1.6 TDI, entrambe dotate di cambio a 5 marce (solo col TSI più potente c'è la comoda sesta, ideale per i viaggi autostradali). La Toledo, come avevamo scritto a proposito della Rapid, è un'auto facile e sincera, con un certo sottosterzo di sicurezza. Il turbodiesel, ovviamente, dà una spinta più pronta e possente fin dai bassi regimi, ma anche col milledue meno aggressivo si guida sempre con scioltezza e prontezza sufficiente. L'assetto è il consueto compromesso che ci si aspetta da un'auto da famiglia, a metà tra il confort, comunque buono, e le prestazioni. Non invoglia ad andare forte, ma segue bene le intenzioni del guidatore. L'Esp è ovviamente di serie (come i sei airbag nell'abitacolo) e interviene a correggere il sottosterzo se si entra troppo allegramente in curva, oltre che nelle manovre d'emergenza in cui si rischia di perdere la traiettoria. Un'auto sicura, in definitiva, che può soddisfare egregiamente i vari bisogni di un'automobilista nella vita quotidiana.
Andrea Sansovini
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