Una vera GT, ma a ruote alte - VIDEO
Pianto e stridor di denti si sono uditi fra le frange più tradizionaliste degli appassionati all’apprendere la ferale notizia che la Aston Martin, altresì nota come il marchio più inglese – quindi old style – che ci sia, sta per lanciare la sua prima sport utility. Detto che chi si abbandona a simili lamentele, di solito, una Aston non ce l’ha mai avuta né ce l’avrà mai e che l’industria, se dovesse dar retta a chi passa le giornate a rimpiangere il passato, sarebbe affondata da tempo, la DBX – questo il nome della nuova 4x4 – rappresenta probabilmente l’ultima spiaggia per una Casa che costruisce macchine tanto affascinanti quanto perennemente inadeguate sotto il profilo della generazione dei profitti.
Aston Martin DBX: al volante della prima Suv del marchio inglese
Del resto, Andrea Bonomi, che comprò la fabbrica qualche anno fa dopo l’affarone della Ducati (presa a due soldi e poi rivenduta con clamorosa plusvalenza all’Audi), era stato chiaro sin dall’inizio: l’unica possibilità di sopravvivenza dell’Aston (nel cui pacchetto azionario, per innervare una liquidità sempre carente, è entrato da poco Lawrence Stroll, quello della Formula 1) è legata a doppio filo alla disponibilità di un modello di volumi con il quale tentare il colpaccio in Cina e negli States. E siccome i ricchi di questi due mercati anelano alle Suv di lusso, ecco che si presenta loro la Suv di lusso dal pedigree scintillante, che nasce in uno stabilimento nuovo nelle lande sperdute del Galles, a Saint Athan, prossima casa dell’imminente famiglia elettrificata di casa dal nome altrettanto evocatore di Lagonda. La DBX usa tanta componentistica AMG, ovvero Daimler, dal motore quattro litri biturbo (lo stesso della DB11) al cambio nove marce, accoppiando il tutto a un’inedita trasmissione sulle quattro ruote. Per farcela provare, la Aston ci ha portati sulla pista di Millbrook, in Inghilterra, districandosi tra le mille limitazioni legate al Covid-19: è stato un evento molto sui generis, ma altresì l’occasione per una prima, sommaria presa di contatto con un modello tanto atteso quanto discusso.
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